GP d’Ungheria: Doppietta Mercedes, Hamilton vince e vola in testa al mondiale, fantastica rimonta Raikkonen
Pochi sorpassi ma molta suspense nel GP d’Ungheria, undicesima prova del mondiale di Formula uno, che ha visto trionfare ancora una volta Lewis Hamilton davanti al compagno di squadra Nico Rosberg. Fantastica gara di Kimi Raikkonen che, partito quattordicesimo, ha dato vita a uno stupendo duello per la quinta posizione con il giovanissimo fenomeno della Red Bull Max Verstappen. Terzo Ricciardo davanti a Vettel.
MERCEDES – Senza storia. Diventa ogni settimana più difficile raccontare qualcosa riguardo a queste due macchine. La loro superiorità è talmente schiacciante da rendere il GP d’Ungheria godibile solamente per il tempo di un paio di curve, quelle subito dopo la partenza, dove Hamilton, partito secondo, infila il compagno di squadra Rosberg e si limita a gestire il resto della corsa in maniera quasi sbruffona. Il pilota inglese infatti si permette di aumentare o ridurre il ritmo di gara a suo piacimento, trovando anche il tempo per usare le comunicazioni radio per dare informazioni non veritiere, magari proprio per innervosire il rivale.
Con questa vittoria Hamilton scavalca il compagno di squadra in testa al mondiale, e per la prima volta in stagione si trova leader del campionato. Dal canto suo Rosberg è ancora una volta il grande sconfitto in questo GP d’Ungheria. Ieri aveva ottenuto una pole molto contestata e oggi, dopo la prima curva, era già fuori dai giochi. Ha assecondato in modo passivo ogni ritmo di Hamilton in gara senza attaccare mai, senza un acuto, senza un sussulto. A voler pensar male, forse nel rinnovo contrattuale biennale da 40 milioni appena sottoscritto con la Mercedes, i vertici della scuderia anglo-tedesca hanno inserito qualche clausola per evitare altri duelli fratricidi. La doppietta e l’onore teutonico sono salvi, lo spettacolo e noi poveri appassionati molto meno.
FERRARI – Se non fosse stato per le due rosse di Maranello molto probabilmente il sottoscritto e altri milioni di appassionati nel mondo oggi sarebbero scivolati in una bella dormita domenicale a causa di un GP d’Ungheria pressoché privo di sorpassi ed emozioni. Per fortuna Raikkonen, dopo l’errore in qualifica che lo ha costretto a partire quattordicesimo, ha potuto montare una gomma diversa dai piloti di testa, regalandosi una storica rimonta. Ha inoltre marcato il giro veloce della corsa e dato vita a un bellissimo duello con Verstappen della Red Bull, culminato in un contatto a pochi giri dal termine nel quale il pilota ferrarista ha rovinato parte dell’ala anteriore, cosa che probabilmente gli ha impedito di compiere quello che sarebbe stato un sorpasso meritatissimo.
Vettel, partito invece quinto, ha sorpassato lo stesso Verstappen grazie a una strategia anticipata nel primo cambio gomme, andando poi a ingaggiare un duello con l’altro pilota Red Bull Daniel Ricciardo, senza però avere mai il passo per un reale sorpasso. Purtroppo sulla pista ungherese sorpassare è quasi impossibile e le Ferrari oggi hanno fatto davvero il massimo.
RED BULL – GP dal doppio volto per le Red Bull. Da un lato la strategia è costata a Verstappen la quarta posizione a vantaggio di Sebastian Vettel, mentre grazie alla stessa, Ricciardo ha conservato un prezioso podio proprio davanti al pilota tedesco. A conti fatti quindi oggi più luci che ombre per la scuderia dei due tori. In alcune fasi della gara lo stesso Ricciardo sembrava poter addirittura impensierire le inarrivabili Mercedes, ma con il senno di poi si è capito che erano solamente i due piloti primi in classifica che stavano giocando un po’, tanto per dimostrare la loro schiacciante superiorità ai loro avversari e al mondo intero.
LA RIVELAZIONE DI GIORNATA – Sicuramente il migliore di giornata è stato Kimi Raikkonen che ha dato vita a un GP d’Ungheria fantastico, recuperando ben otto posizioni e dando l’idea di essere davvero a suo agio sulla pista magiara. Una menzione d’onore andrebbe anche allo sfortunato Palmer, su Renault, che ha rovinato con un testacoda una corsa fino a quel punto storica per lui.
LA DELUSIONE – La delusione di giornata, in questo GP d’Ungheria, è sicuramente stata la direzione gara. Passi che le Mercedes sono di un altro pianeta in pista, ma francamente l’applicazione dei regolamenti sta scivolando nel ridicolo. Sabato Rosberg ha ottenuto la pole con ben due bandiere gialle in pista durante il suo tentativo e il tempo gli è stato convalidato senza alcuna sanzione. Oggi invece abbiamo assistito alla penalizzazione di alcuni piloti per aver sorpassato con le quattro ruote la linea bianca di demarcazione del tracciato, anche a seguito di normali errori di guida che non portano alcun beneficio in termini di tempi. Veramente al limite del doloso quanto capitato al povero Button che ha accusato un grave problema alla pressione del sistema frenante ed è stato penalizzato per aver comunicato con i box, cercando di risolvere il problema.
Da oggi sappiamo che si possono ignorare due bandiere gialle e spingere al limite, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri, ma se accusi un grave problema tecnico che ti impedisce di frenare e mette a serio rischio tutti i piloti in pista, non puoi parlare con i box ma devi arrangiarti. I vertici della Formula uno sembrano davvero aver perso il polso della situazione e per il bene dell’intero movimento corse speriamo possano tornare a gestire il tutto con equità e giustizia quanto prima.
Appuntamento al 31 luglio, in Germania, per il GP casalingo di Rosberg e della Mercedes, in quello che si preannuncia come l’ennesimo duello a senso unico di questa monotona stagione.
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