L’amore secondo Temptation Island: galateo delle corna 2.0
Con la puntata di ieri sera, Temptation Island ha ufficialmente inaugurato una nuova scuola di pensiero che abbraccia la filosofia dell’amore 2.0.
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Ma di cosa si tratta? Se l’anno scorso la concorrente Aurora Betti ce ne aveva dato un assaggio con una versione beta che può essere sintetizzata con la frase “Ti ho tradito ma l’ho fatto per te”, quest’anno tutto ci sembra più chiaro. A un anno di distanza, con tanto impegno ma soprattutto sacrificio, i concorrenti del programma sono riusciti nell’impresa di cambiare il senso della parola amore, compiendo una manovra che resterà scolpita nel tempo. Se persino un bambino, prima d’oggi, poteva dire di conoscere il significato di questo termine, ora nulla è più certo perché sembra trattarsi di un neologismo.
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Rispetto, cura, fiducia, fedeltà. Dimenticatevi tutto ciò che vi è stato insegnato, perché l’amore secondo Temptation Island è tutt’altro:
- È urlare al mondo intero che il vostro ragazzo è tutta la nostra vita, la vostra famiglia, il vostro tutto. E nel frattempo desiderare di baciarne un altro.
- È vedere il proprio fidanzato palpare una bionda di un metro e ottanta e poi esclamare “Ok, ma non per questo penso che lui non mi ami”.
- È mettere in pratica un preciso protocollo di difesa: comportarsi da canaglia e poi dire “Ma io l’ho fatto per noi. Tu mi hai chiesto di mettermi in gioco e io l’ho fatto” (In questo caso è fondamentale porre l’accento sul “Tu” all’inizio della frase per far ricadere la colpa sull’altro).
- È non dimenticare mai di applicare la regola fondamentale in un confronto faccia a faccia con il proprio fidanzato: comunque vada, ricordati di rigirare la frittata (in fondo, siamo tutti maestri in questa arte).
- È una fidanzata che soprannomina il suo compagno con il nome di un cane, Lassie. E che, contro ogni logica, ha il coraggio di definirlo un complimento: “È una cosa bella, è un animale che torna dalla sua famiglia” dice lei.
- È farsi un nuovo tatuaggio insieme ad un’altra donna, tatuandosi proprio in una zona in cui se ne hanno altri dedicati alla fidanzata.
- È screditare il proprio fidanzato perché non si comporta da latin lover con le altre ragazze. “Non ti ama abbastanza per mettersi in gioco” ci suggerisce Georgette.
- È farsi trattare come uno zerbino dal proprio partner ma PERDONARLO.
No aspettate, riavvolgete il nastro, cancellate tutto. Questo è troppo!
Temptation Island, si sa, è un programma al limite dell’estremo, capace di divertire proprio per questo suo aspetto. Eppure, non sempre, sapere questo ci basta per accontentarci delle sole risate, senza aspettarci niente di più. Alla fine di ogni puntata, in cuor nostro, infatti, speriamo che possa arrivare un finale quasi educativo, finanche propedeutico all’insegnamento di cosa non è l’amore. Speriamo che il malcapitato di turno si ribelli. E sarebbe una possibilità tutt’altro che fantasiosa se solo l’epilogo delle relazioni tra i concorrenti fosse la loro definitiva rottura.
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E invece no, ogni anno Temptation, dopo averci propinato un lieto fine per le coppie (che se non arriva in diretta, sopraggiunge a telecamere spente) finisce per lanciarci un altro messaggio, mostrandoci come farci calpestare dal nostro fidanzato/a perdonandolo in diretta tv al suo primo sorriso, continuando, tuttavia, a riempierci la bocca con la parola amore.
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Potremmo non badare a questo finale, se solo non ci rendessimo conto che la televisione, e soprattutto i prodotti televisivi della Fascino P.G.T., non sono che uno spaccato della nostra società e che la Maria Rita di turno potremmo essere noi.
E se allora in tv lei ci mostra come non trovare il coraggio di lasciare Luca, almeno voi, nella vita reale, fatevi un regalo: tenete sempre bene a mente che tutto questo rappresenta come non bisogna comportarsi!
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