Trump, il nuovo candidato repubblicano alla Casa Bianca
La Convention del Partito Repubblicano, a Cleveland, ha scelto ufficialmente il candidato per la Casa Bianca. Donald Trump ha raccolto il voto di 1727 delegati. Giovedì il discorso ufficiale.
E’ ufficiale: Donald Trump è il candidato repubblicano alla Casa Bianca, nelle elezioni presidenziali del prossimo novembre.
Ha varcato la soglia del famoso “magic number”, raccogliendo la maggioranza dei voti, per la precisione 1727, grazie ai quali, si è conquistato la nomination repubblicana.
Affarista controverso, più uomo di spettacolo che imprenditore, convertitosi al partito repubblicano solo qualche tempo fa, Trump, ha spiazzato tutti, con un traguardo impensabile fino a 13 mesi fa, quando annunciò la propria candidatura.
“E’ mio onore annunciare che Donald Trump è in testa nella conta dei delegati, con 89 delegati”, così Donald Trump jr., figlio del candidato, ha annunciato la nomination del padre e poi rivolgendosi a lui, ha aggiunto, con parole calorose la sua soddisfazione “Congratulazioni papà, ti vogliamo bene”.
Il candidato repubblicano, che si dice pronto “a lavorare sodo e non deludere gli Americani”, fa leva sulla paura, mostra una visione apocalittica degli Stati Uniti D’America, dopo 8 anni di presidenza Obama. “Un paese a pezzi, che non è sicuro, che non cresce e non lavora e non conta più nel mondo” , una visione cupa degli Usa, quasi degradante.
A smorzare i toni catastrofici, di un’America a pezzi, ci pensa Melania Trump, la moglie del candidato, già al centro di numerose polemiche e discussioni, che nel raccontare il suo “sogno americano”, lancia un messaggio di unità simile o quasi identico a quello pronunciato da Michelle Obama nel 2008 e proprio durante la Convention democratica che incoronò Barack Obama candidato alla presidenza.
Trump, dichiarando che ormai “non si torna indietro”, accetta la candidature( mossa irrituale perché ci si attende che lo faccia di persona giovedì) e lancia la sua corsa fino all’election day di novembre “andiamo fino in fondo”.