Pokémon Go mania, la caccia all’animaletto contagia Central Park
Dopo un lancio del videogame dir poco stellare -in Italia infatti, l’applicazione è disponibile dal 15 luglio, mentre negli Stati Uniti è già nota agli appassionati del settore da circa due settimane-, la Pokémon Go mania imperversa anche tra i luoghi-simbolo della Grande Mela.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”, di recente una gremita folla di fans in delirio, con lo sguardo fisso sul proprio smartphone , ha preso d’assalto Central Park alla spasmodica ricerca di Vaporeon, evoluzione del pokémon Eevee e raro esemplare dei piccoli animali protagonisti del celebre videogioco della Nintendo.
Tra autovetture abbandonate e “spallate”, più o meno intenzionali, al rivale di turno, l’episodio della caccia all’animaletto raro nello storico parco di Manhattan è servito a rimarcare una realtà aumentata, virtuale sì ma evidente, che affonda gli artigli della sua popolarità nei meandri dei ricordi di vecchi e nuovi giocatori, ancora fortemente legati ad anime e videogiochi di matrice giapponese.
Nonostante la spasmodica ricerca all’animaletto raro abbia suscitato, nei giocatori più accaniti, reazioni eccessive e quanto meno insolite – di recente, il quotidiano “Huffighton Post” ha riportato che una trafficatissima highway americana è stata letteralmente occupata da un numeroso gruppo di giocatori che, in preda alla febbre da Pokémon Go, hanno tentato di bloccare le auto in corsa, aiutandosi con dei razzi segnalatori- e il server mondiale del videogame sia stato, in questi ultimi giorni, più volte ripristinato per un guasto tecnico, il successo di Pokémon Go è innegabile (solo in Italia, il videogioco è stato scaricato da circa 20 milioni di persone nelle ultime settimane) e, piaccia o non piaccia, il gioco della Nintendo si affaccia sul mercato, internazionale e non, come uno dei prodotti virtuali più innovativi e riusciti dell’estate 2016.
Pokémon Go, un fenomeno viral
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