Golpe fallito. La solidarietà dei Capi di Stato
Golpe fallito. Quando ancora non si era definita pienamente la situazione in Turchia i capi di stato occidentali, primo fra tutti il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama e la Cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno espresso solidarietà al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, affermando con decisione che nessuno può sovvertire l’ordine costituito a seguito di regolari elezioni democratiche. In un comunicato congiunto del Presidente Obama e del Segretario di Stato John Kerry, che fa ha fatto seguito ad una telefonata rta i due quando ancora la situazione turca era confusa, si sostiene che “tutte le parti in Turchia debbono sostenere il governo eletto democraticamente, mostrare moderazione ed evitare qualsiasi violenza o bagno di sangue“. Il Segretario Kerry ha anche aggiunto che “il Dipartimento di Stato continuerà a concentrarsi sulla sicurezza dei cittadini Usa in Turchia”.
Dopo Obama anche Angela Merkel e Vladimir Putin hanno espresso solidarietà al Premier turco e viva preoccupazione. Steffen Seibert, portavoce del cancelliere tedesco, ha dichiarato che “l’ordine democratico deve essere rispettato”. Ed il segretario generale Jens Stoltenberg ha aggiunto: “Chiedo il pieno rispetto delle istituzioni democratiche in Turchia”.
La Russia è “profondamente preoccupata per le notizie che provengono dalla Turchia”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin è costantemente informato della situazione attraverso il ministero degli Esteri e i servizi di intelligence. La pace ritrovata tra i Presidenti Russo e Turco, dopo il gelo seguito all’abbattimento dell’aereo russo in Turchia al confine con la Siria di qualche mese fa, è stato un chiaro segnale per i militari turchi che l’epilogo non avrebbe potuto essere che negativo. Senza un minimo di sostegno internazionale, specie da un “nemico” come Putin, non avrebbe potuto che essere un golpe fallito quale poi è stato.
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