Colpo di Stato in Turchia, Erdogan promette: “responsabili pagheranno”

All’indomani del tentato colpo di Stato in Turchia è pesantissimo il bilancio: almeno 90 i morti e 1154 i feriti. Il golpe, tentato da una parte dei militari per rovesciare l’attuale presidente Recep Tayyip Erdogan, si è concluso con la resa dell’esercito dopo ore di spari e tensioni ad Ankara e Istanbul. Ancora più alto il numero degli arrestati: circa 1563, per lo più militati di gradi inferiori, mentre 5 generali e 29 colonnelli sono stati sollevati dai loro incarichi. Rientrato a Istanbul dopo una lunga notte di scontri, Erdogan ha subito puntato il dito contro uno dei suoi oppositori storici: Fethullah Gulen, imam e magnate turco residente negli USA, accusandolo di essere la mente dietro il tentativo di colpo di Stato in Turchia. Gulen ha però dichiarato di essere totalmente estraneo ai fatti avvenuti.

In vacanza sulle coste del Mar Egeo, sembra che il presidente turco abbia inizialmente chiesto asilo in Germania, vedendosi però rifiutare l’ingresso. L’aereo presidenziale è quindi atterrato in Turchia una volta rientrati i disordini, ed Erdogan ha fatto sapere che “Il golpe è stato sventato ma coloro che hanno pianificato questo colpo di Stato pagheranno duramente; è un tradimento”. Nella notte, il presidente turco aveva parlato alla popolazione attraverso Facetime: “Sono ancora il presidente della Turchia ed il Commander in chief: resistete al colpo di stato nelle piazze e negli aeroporti. Chiedo alla nostra gente, a tutto il mondo, di riempire le piazze del Paese per dare la risposta necessaria ai militari”. Ad attenderlo a Istanbul al suo rientro, migliaia di sostenitori che sventolavano bandiere turche. “Voglio ringraziarvi per quello che avete fatto stanotte a nome mio e della nazione”, ha commentato Erdogan.

A quelle del presidente turco hanno fatto seguito le dichiarazioni di Barack Obama e Angela Merkel. Stati Uniti e Germania hanno dato il loro sostegno ad Erdogan, chiamando in causa il “pieno rispetto del governo democraticamente eletto e delle istituzioni democratiche”. Sollevato anche il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif, che ha affidato a Twitter i suoi complimenti per la “coraggiosa difesa della democrazia e del loro governo eletto da parte del popolo turco. Ciò dimostra che i colpi di stato nella nostra regione sono destinati a fallire”.

Colpo di Stato in Turchia

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