AltaRoma 2016, #day1: le zarine di Zakhem e il re “Blu Balestra” [FOTO]

Le celebrities prendono posto tra le prime file – da Rani Zakhem c’è la blogger Elisa D’Ospina, da Renato Balestra avvistati in front row la presentatrice Milly Carlucci e l’attore Beppe Convertini – i riflettori si accendono finalmente sulla passerella mentre, dal backstage, arriva in schiamazzi la frenesia degli ultimi ritocchi sartoriali agli abiti: tutto è pronto per le prime sfilate di AltaRoma 2016, la kermesse d’alta moda della Capitale giunta alla sua edizione estiva e sparsa per la città – dalle archeologie industriali dell’Ex Dogana in San Lorenzo alla storica Via Margutta nel Tridente di Piazza del Popolo  – fino all’11 luglio.

In “platea”, pochi sorrisi, molte schiene dritte munite di volti dallo sguardo serioso a “radiografare” gli abiti. Tra gli ospiti, tanti fashion bloggers dal piglio impettito (ma dalle mise stravaganti), qualche esponente dell’irriducibile nobiltà romana e un paio di vips (quei pochi che hanno resistito al richiamo di Formentera). È la moda (tutta capitolina), bellezza. E il debutto spetta a Rani Zakhem.

Nell’afosa estate della Capitale, ci pensano le sue “zarine” a suggerire un po’ di refrigerio. Avvezzo alla sensualità, lo stilista libanese fa rifiorire sulla cat walk l’attualità del gusto dell’Impero Russo e dei Maharaja Indiani di fine 800′, traghettandoci tra le gelide corti dei Romanov e il Palazzo di Maharané di Baroda: in passerella sfilano magnificenza (che non è mai ridondanza kitsch), trasparenze (mai volgari) e soprattutto l’amore per le pietre preziose, cui gli abiti sono un gentile omaggio, in una collezione che diventa la più preziosa delle parure. Ecco allora il vestito-zaffiro, nel velluto cangiante come la notte polare trafitta di stelle, e l’ardente abito-rubino, con corsetto decorato dalle applicazioni di pizzo e tulle. Ad impreziosire la collezione: pois ed arabeschi (quanto basta), pellicce, vaporose maniche a palloncino.

Renato Balestra ad AltaRoma 2016: “Scelgo il blu sin da quando sono bambino

Una dichiarazione d’amore al “suo” Blu, diventato negli anni affezionata cifra distintiva, è invece la scelta stilistica di Renato Balestra. Declinato nelle sue numerose sfumature, dal pallido celeste quasi ghiaccio all’inchiostro, passando per l’azzurro, fino a quel particolare tono acceso che lo stilista ripropone in ogni collezione, domina anche Blu Amore Mio | SS 2017. “Credo di aver avuto sempre una predilezione per questo colore, fin da piccolo” racconta lo stilista in serata a margine della sfilata in Ex Dogana “Se mia madre mi chiedeva di scegliere tra cinque cromie diverse, sceglievo il blu. Poi quella particolare sfumatura di azzurro, tra l’iris e il fiordaliso, che mi piace molto perché secondo me dona a tutte, bionde e brune, siete stati voi giornalisti ad indicarla come blu Balestra. Così è diventato il colore simbolo della mia maison.”

Geometrie ora circolari e ora rettilinee tagliano tessuti fluidi e ariosi, sete e plissè, organze e chiffon, spesso accostati tra loro, per un effetto vedo-non-vedo di gran classe. Al termine della sfilata, applausi entusiasti in passerella per le creazioni del couturier novantaduenne, mentre nel backstage, tra la ressa dei giornalisti a caccia di interviste, anche le modelle si scattano selfie con addosso gli abiti disegnati dalla vera (e – vista la rinuncia di Curiel – unica?) colonna portante della kermesse capitolina.

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