Mondiali 2006: il cielo è azzurro sopra Berlino
9 luglio 2006, Olympiastadion di Berlino, finale dei mondiali 2006: il dischetto, un emozionato ma concentrato Fabio Grosso, di fronte al francese Barthez, si appresta a tirare quello che sarà il rigore decisivo: ed è goallll!! “Il cielo è azzurro sopra Berlino, siamo campioni del mondo”: così Marco Civoli commentava la fine di Italia-Francia.
Quei mondiali per l’Italia non iniziano certo sotto una buona stella e per il clima che si respira nel Paese, in quanto epoca di Calciopoli, che aveva coinvolto diversi giocatori e lo stesso figlio di Marcello Lippi, e per le partite che l’Italia stessa si trova ad affrontare, esordendo contro il Ghana che poi sarà battuto per 2 a 0 con i goal di Vincenzo Iaquinta e Andrea Pirlo.
Partita contro gli Usa: un Daniele De Rossi alle prime armi viene espulso per una gomitata, Nesta si infortuna e non potrà più giocare il torneo, verrà quindi sostituito da Marco Materazzi. Dopo la partita contro la Repubblica Ceca, vinta per 2 a 0, l’Italia giunge agli ottavi, dove incontra l’Australia: partita che sembra avviarsi ai supplementari dato il risultato di 0 a 0 al novantesimo, ma poi viene fischiato un rigore all’Italia, che grazie ad un immenso Francesco Totti accede ai quarti. Si vince contro l’Ucraina per 3 a 0 e arriviamo in semifinale contro la Germania, che viene punita dai goal di Alessandro Del Piero e Fabio Grosso.
Prepariamo le valigie e andiamo a Berlino per la finale dei mondiali 2006: ci aspetta la tanto temuta Francia, che dal ’78 in poi ha sempre eliminato l’Italia nelle varie competizioni, e di certo l’inizio di partita non fa ben sperare dato il rigore ottenuto nel primo tempo dalla Francia e trasformato da Zinedine Zidan. Materazzi riesce a pareggiare (prima che venga colpito dalla testata del campione francese, che viene quindi espulso), ma l’Italia soffre fino ai rigori, quando vince per 5 a 3.
Gli azzurri invadono il campo, abbracci e pianti, la manata di Pirlo a Lippi… Il capitano Fabio Cannavaro alza la coppa al cielo, in Italia è delirio in ogni dove al grido di popopopopo: e quella gioia la ricordiamo, dieci anni dopo, con la stessa emozione.
Vai alla home page di Linea Diretta24
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @ludovicapal