Juno arriva su Giove: tanta Italia dentro

Dopo 5 anni e circa 3 miliardi di chilometri la sonda spaziale Juno è arrivata a destinazione. Alle 5:53 ora italiana, infatti, è arrivata la risposta della sonda: “sono arrivata”. Un segnale era stato fatto partire dal Deep Space Network in California per verificare lo stato della sonda. Dopo 48 minuti il comando è arrivato a Juno che si è messa quindi in orbita attorno al gigante gassoso, il pianeta più grande del nostro sistema solare e per certi versi a noi ancora sconosciuto. Giove infatti è grande 318 volte la Terra, è un’ammasso gassoso e ha la più rapida rotazione di tutti i pianeti del sistema: circa 9 ore per compiere un giro su se stesso. Juno orbiterà intorno ad uno dei poli del pianeta per 20 mesi, raccogliendo dati e scansionando i campi gravitazionali e magnetici, studierà l’atmosfera e le nubi gassose che ricoprono il pianeta. In più misurerà l’abbondanza di acqua e cercherà di trovare un nucleo solido.

junoIl cuore di Juno è composto principalmente da Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, realizzato da Leonardo-Finmeccanica e sotto la supervisione dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale dellInaf. Uno degli strumenti made in Italy a bordo della sonda che servirà ad analizzare l’atmosfera gioviana e a catturare immagini delle aurore. L’altro strumento italiano a bordo è KaT, strumento di radioscienza elaborato dall’Università la Sapienza di Roma; mentre a guidare Juno e tenerla in orbita intorno a Giove sarà il sensore di assetto Autonomus Star Tracker, prodotto sempre da Leonardo-Finmeccanica.

Juno è una missione storica che vede ancora la collaborazione tra NASA e ASI – afferma Roberto Battiston, presidente dell’ASI – Lo studio di Giove è anche una grande sfida scientifica e tecnologica’. L’ultima sonda ad aver veramente esplorato Giove in precedenza era stata “Galileo” nel lontano 1995, sono passati più di 20 anni, che per la tecnologia sono un’intera era: cosa scopriremo di nuovo sul nostro Gigante?

 

 

Twitter: @g_gezzi

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