GP d’Austria: Vince Hamilton all’ultimo giro, Vettel che spavento

È stato un GP d’Austria che ha espresso il suo meglio proprio nell’ultimo giro, con Hamilton che ha sorpassato Rosberg a poche curve dalla bandiera a scacchi e con il leader del mondiale che, oltre ad aver perso la vittoria, ha anche rovinato la macchina nel tentativo di chiudere l’inglese ed è finito solamente quarto. Bene Verstappen e Raikkonen a completare il podio. Grande spavento per Sebastian Vettel che ha visto la sua gomma posteriore sinistra esplodere al ventisettesimo giro.

LE MERCEDES – GP d’Austria perfetto per 70 giri da parte di Rosberg che, partito settimo a causa della sostituzione del cambio, ha azzeccato la strategia nonostante l’incertezza meteo, recuperando ben sei posizioni ai piloti davanti a lui. Nell’ultimo giro sembrava poter tenere dietro Lewis Hamilton ma ha rovinato tutto andando letteralmente dritto contro il compagno di squadra che lo aveva superato all’esterno e ha finito per rompere l’ala della sua monoposto compromettendo gara e una buona fetta di mondiale. Alla fine per lui arriva un quarto posto che sa di beffa e un’investigazione ufficiale dei giudici che potrebbe costargli una penalità nella prossima gara. Hamilton è partito in pole e ha avuto il grande merito di saper gestire per ben 24 giri le gomme ultra soft che dovevano durare al massimo 10. È tornato in pista dietro il compagno di squadra dopo il valzer delle soste ma ha saputo sfruttare la freschezza delle sue gomme per dare una grande lezione al compagno/rivale e rilanciandosi per la conquista del titolo iridato.

LE FERRARI – Giro 27, Vettel è primo e sta allungando la permanenza in pista con le gomme super soft in attesa di un eventuale scroscio di pioggia, ma sul rettilineo del GP d’Austria la gomma posteriore sinistra esplode e il ferrarista finisce contro le barriere di protezione, per fortuna senza conseguenze per lui, favorendo anche l’ingresso in pista della Safety car. Ottima gara invece di Raikkonen che conquista un prezioso terzo posto. Probabilmente con un paio di giri in più avrebbe potuto attaccare e superare il giovane Verstappen, ormai al limite con l’usura degli pneumatici della sua Red Bull.

L’EPISODIO  – L’episodio di giornata, tolto lo scontro tra Hamilton e Rosberg che, dopo l’analisi alla moviola, risulta chiaramente causato dal pilota tedesco finito per dolo o forse per un problema ai freni volontariamente addosso al compagno di squadra, è sicuramente l’esplosione della gomma di Vettel. Da un lato al Box Ferrari avevano visto la grande usura della stessa tipologia di gomme sulla macchina di Raikkonen, cambiate appena qualche giro prima, ma è anche vero che le Ultra-soft di Hamilton hanno resistito per ben 24 giri e Vettel non ha avuto alcun calo di prestazione prima del pericoloso incidente. A conti fatti sembra davvero un episodio sfortunato ma occorreranno indagini più approfondite da parte di ingegneri Ferrari e Pirelli.

LA SORPRESA – La sorpresa di giornata è sicuramente rappresentata dagli ottimi piazzamenti di Button, sesto con la sua McLaren motorizzata Honda che, invece, ha tradito e costretto al ritiro il compagno di squadra Alonso e l’incredibile decima posizione di Wehrlein con la Manor che, in questo GP d’Austria, trova il primo punto della stagione.

LA DELUSIONE – La delusione è sicuramente rappresentata dal leader del mondiale Nico Rosberg. Aveva in mano un enorme match point sul rivale Lewis Hamilton e, forte del suo vantaggio, poteva tranquillamente accontentarsi di una seconda posizione, invece ha rovinato la sua gara e, in caso di sanzioni anche la prossima, mettendo a serio rischio la sua corsa verso il titolo mondiale. Staremo a vedere che tipo di ripercussioni potrebbe avere questo episodio sul proseguo del campionato.

IL PUNTO – Passa il tempo, cambiano i regolamenti, ma alla fine l’egemonia Mercedes è totale. Anche in questo GP d’Austria l’unico spunto di interesse è stato dettato dalla lotta intestina tra i due piloti e non sembrano esserci sorprese all’orizzonte. Ferrari e Red Bull sembrano poter competere solamente per il podio e finiscono per togliere un vero rivale alla casa anglo-tedesca. Anche il sistema degli pneumatici ci lascia qualche perplessità, vorremmo capire il senso di avere tre mescole, di cui la più morbida dura una decina di giri, la media una quindicina e la più dura è in grado di fare oltre cinquanta giri senza problemi, rendendo di fatto oltre metà gara un noioso trenino privo di qualsiasi emozione. Se non fosse stato per lo scintillante ultimo giro avremmo potuto benissimo spegnere la TV dopo l’uscita della Safety Car, e di questo qualcuno in federazione dovrà prima o poi rendersi conto.

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Twitter: @Mauro.Zini14

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