Uscire dall’Euro: Salvini e Di Maio si confrontano

Che il Brexit avesse suscitato un grande scalpore in tutto il mondo ce ne eravamo accorti e in Italia qualcuno ha preso la palla al balzo per parlare di uscire dall’euro.

Il Vicepresidente della Camera Luigi di Maio, durante un suo intervento al Festival del Lavoro, ha sostenuto la necessità di indire un referendum per uscire dall’euro: “Noi abbiamo sempre sostenuto dal 2013 che sull’euro si debba fare un referendum perchè come ci hanno portato nell’euro senza decidere, oggi come cittadini dobbiamo decidere se restarci o andare via“. Di Maio ha poi proseguito il suo discorso tenendo a precisare la distinzione tra euro e Ue: “Non abbiamo mai messo in conto di andare via come M5S dall’Unione europea. Registro il fatto che un referendum sull’Ue è stato indetto dai conservatori, che non vengono chiamati populisti: quando noi proponevamo un referendum sull’euro venivamo chiamato populisti. Come sempre abbiamo anticipato le fasi storiche: per noi euro e Ue sono cose completamente differenti e proprio perchè sganciando l’Unione europea e l’Italia dall’euro siamo in grado di sviluppare un’Unione europea più politica e vicina ai cittadini”.

Non poteva mancare la risposta del leader leghista Matteo Salvini, che sulla questione si esprime in maniera categorica: “Abbiamo iniziato a sostenerlo sei mesi fa. Io vado oltre. Non serve un referendum perché sarebbe un massacro per l’economia. Io dico che, se la Lega va al governo, noi usciamo. Altrimenti, se fai tre mesi di campagna sul referendum sull’euro, c’è gente come Soros che ti massacra”.

E il calo delle borse provocato dal Brexit? Basti pensare solo al calo del 12% di Milano. E che dire poi della svalutazione della sterlina? In Italia non accadrebbe lo stesso, considerando che non ci sarebbe più la Bce a sostenere la moneta unica? E quindi, sulla vita dei cittadini quanto influerebbe? Forse lo slogan dei nostri cari politici è sempre solo uno “Più tasse per tutti“.

 

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Twitter: @ludovicapal