Attentato in Bangladesh, rivendica l’Isis. 7 italiani tra gli ostaggi
Dopo Parigi, Bruxelles e Istanbul il terrore colpisce a Dacca. Cinque uomini hanno fatto irruzione in un caffè della capitale bengalese aprendo il fuoco e lanciando motolov contro la clientela, prevalentemente straniera. L’ attentato in Bangladesh ha colpito la zona diplomatica della città; il locale si trova a soli 100 metri dall’ambasciata italiana. Entrati in azione intorno alle 21 (ore 17 in Italia), i terroristi hanno preso in ostaggio almeno venti persone; tra questi 7 imprenditori italiani, 2 coreani e un giapponese. L’attacco si è verificato a poca distanza dal luogo dove nel settembre scorso fu ucciso il cooperante italiano Cesare Tavella. L’intervento delle forze speciali bengalesi ha permesso di liberare 18 ostaggi, mentre sei dei nove terroristi sarebbero rimasti uccisi nello scontro. Al momento non si hanno ancora notizie certe sugli ostaggi italiani.
Secondo i racconti di alcuni testimoni riportati dal Corriere della Sera gli assalitori «Hanno lanciato diverse Molotov scatenando il panico» ed «erano armati di pistole, spade e bombe e hanno gridato `Allahu Akbar´ prima di farle esplodere». L’ attentato in Bangladesh è stato prontamente rivendicato dall’Isis attraverso l’agenzia Amaq, che ha parlato di 20 morti di varie nazionalità. Il bilancio reale non è però ancora chiaro: secondo l’emittente indiana Ndvt ad ora sono 5 o 6 morti accertati a seguito del blitz, fonti locali parlano invece di 26 vittime e 40 feriti. Alta la paura per gli ostaggi italiani a seguito della notizia – non ancora confermata – che due vittime sarebbero nostre connazionali. La Farnesina sta verificando in queste ore, ma al momento si ha solamente la certezza che uno degli ostaggi italiani sarebbe stato tratto in salvo dalla polizia locale dopo essersi riparato dietro il giardino del bar assaltato.
Appena qualche settimana fa le forze dell’ordine hanno lanciato una maxi-operazione contro i gruppi di militanti islamici presenti nel Paese, in risposta all’ondata di omicidi di blogger, scrittori, stranieri, gay e minoranze religiose. Nel frattempo, le minacce di Daesh non cessano. Lo Stato Islamico si affida a Twitter per annunciare nuovi attacchi in occasione del 4 luglio negli aeroporti europei e statunitensi. Dacca non è nuova ad attentati terroristici, che in tutto il Paese colpiscono soprattutto atei, laici e minoranze religiose. Stavolta, però, il terrore non ha guardato in faccia nessuno.