Portogallo primo semifinalista
Il Portogallo conferma la semifinale di Euro 2012 battendo ai rigori la Polonia malgrado lo svantaggio iniziale. Lewandowski si sblocca ma non basta, decisiva la parata di Rui Patricio su Błaszczykowski. Continua a deludere Ronaldo, sorprende il giovane Renato Sanches. Stasera alle 21, Belgio-Galles.
PORTOGALLO-POLONIA 1-1 (5-3 d.c.r.)
Ha vinto il Portogallo, gloria a loro. Onore a Rui Patricio, capace di allungarsi sulla sua sinistra per deviare il quarto rigore polacco, a Renato Sanches, 19 anni di pura energia, all’esperienza di Pepe, agli spunti a volte estemporanei di Nani. Meno a Ronaldo, ma ci arriveremo. Registriamo l’ennesima qualificazione ai rigori avvenuta negli ultimi trenta anni di calcio, arrivata al termine di una partita inizialmente anche piuttosto divertente. Il problema è però la sensazione di ineluttabilità che già a inizio secondo tempo sul punteggio di 1 a 1 le due squadre fornivano in campo. La piena consapevolezza che nulla avrebbero cambiato i tempi supplementari. La vecchia versione della FA Cup sarà obsoleta, ma quegli infiniti replay portavano le squadre a tentare di superarsi, consapevoli di come non vi fossero scappatoie. Non si assisteva a compagini in preda alla paura che si passano la palla in attesa di rimandare il verdetto a dopo il 120′. I rigori rappresentano la disperazione di chi li perde e danno gioia a chi vince, un confine sottile eppure decisivo, ma quella di chi va avanti è una vittoria incompleta.
Il Portogallo conferma la maggiore abitudine a queste competizioni che lo hanno portato a piazzarsi spesso in modo brillante in questi ultimi due decenni, anche se la semifinale è stata loro sempre fatale. Stavolta troverà Belgio o Galles, presumibilmente più freschi sempre che anche loro stasera non siano costretti al prolungamento. Lusitani alle semifinali con un contributo trascurabile del loro uomo più forte. Ronaldo è stato all’altezza solo nella gara con l’Ungheria, ieri ha fallito la prova. Condizione non ottimale, solo la consueta presunzione sempre al massimo. Ha protestato per un contatto da rigore nel primo tempo, per poi sprecare di tutto nella ripresa. Ha iniziato al 55′, calciando sull’esterno della rete e ignorando Joao Mario al centro; quattro minuti dopo ha ciccato un invito di Nani. Più grave di tutti l’episodio dell’86’, quando una bellissima scucchiaiata di Moutinho, più bel gesto tecnico della partita, gli ha fatto arrivare il pallone davanti a Fabianski. Si è presentato da solo ma ha mancato anche questo, prima del terzo liscio a inizio overtime, stavolta più giustificabile perché sorpreso da un errore di un difensore. Non basta il rigore segnato, come non bastò nella finale di Champions, a riabilitare una prestazione dannosa per la squadra. Negli annali resta il nome di Ronaldo, come spesso è accaduto la realtà ha raccontato altro.
La Polonia è durata 20′, troppo poco. La partita si era messa subito al meglio: lo svarione di Cedric aveva consentito a Grosicki di incunearsi sulla sinistra a mettere al centro un pallone che Lewandowski aveva sfruttato per l’1 a 0. I polacchi sembravano in controllo, a metà tempo una magnifica azione a quattro tocchi è stata conclusa malamente proprio da Grosicki per eccesso di altruismo. L’esterno del Rennes è stato uno dei più positivi fra i suoi in questa rassegna così come l’ex capitano del Torino, Glik. Il migliore senz’altro Krychowiak: l’interno del Siviglia ha dimostrato come non per tutti valga l’usura del club. Sono mancati gli attaccanti, anche ieri. Lewandowski non ha dato abbastanza, Milik si è fatto conoscere in Francia soprattutto per alcuni clamorosi errori. Sua la migliore opportunità polacca nella ripresa, la sua girata non è stata abbastanza efficace. Specchio dell’impotenza dei due centravanti il pulito anticipo di testa di Pepe, piazzatosi fra loro, due minuti prima degli inevitabili rigori.
Tutto sommato il Portogallo ha meritato. È una versione riveduta rispetto al solito, minor palleggio, più incursioni. L’infortunio di Andre Gomes e la scarsa vena di Moutinho – ieri subentrato – hanno portato mister Santos ad attendere per poi ripartire. Vi è riuscito bene Nani, che in questo Europeo si sta rilanciando. Quaresma è stato decisivo con la Croazia. In copertina però va Renato Sanches. Trecce ed andatura alla Davids, il 19enne ha pareggiato al 33′ la rete del suo futuro compagno Lewandowski ricevendo la sponda di Nani, accentrandosi e concludendo in porta un sinistro leggermente deviato. Ancora una volta pare che il Bayern abbia visto giusto. Ammonito, William Carvalho non giocherà la semifinale, ma spera di esserci Andre Gomes. Pur non avendo ancora vinto partite al 90′ in questo Europeo, il Portogallo può guardare con discreta fiducia alla partita di mercoledì, consapevole di non trovare comunque sulla sua strada uno di quei totem che dal 1966 al 2012 ne hanno sistematicamente bloccato il cammino al penultimo passo.
Twitter: @MicheleSarno76