Premio Dona 2013: “Ripartire insieme è un’idea sostenibile”

Una mongolfiera con tanti palloncini colorati a rappresentare la sostenibilità, è questo il simbolo che l’Unione Nazionale Consumatori ha scelto per l’edizione 2013 del premio ‘Vincenzo Dona, voce dei consumatori’. Una cerimonia, quella che si è svolta oggi nella cornice del Teatro Argentina, dove a farla da padroni sono state la green economy e l’idea di sostenibilità, oltre naturalmente ai vincitori, i tanti ospiti che si sono alternati sul palco e Massimo Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, nel ruolo del ‘padrone di casa’.

Quest’anno a ricevere il Premio Vincenzo Dona per la personalità sono stati in tre: Ermete Realacci, Presidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici Camera dei deputati, che ha dichiarato di essere onorato di questo riconoscimento e in più: <<Il Premio Dona è un’iniziativa meritevole perché difende la qualità italiana, la trasparenza e la corretta informazione dei cittadini consumatori, che quest’anno accende i riflettori sulla sostenibilità e la green economy. Tutti temi che sono da sempre al centro del mio impegno politico>>. Realacci, durante la manifestazione, ha tenuto un piccolo intervento dal titolo ‘Green Italy: così si può ripartire?’ ritenendo che la green economy sia la strada giusta per far ripartire l’Italia, <<un’idea di futuro per l’economia, la società e la politica>>. Un altro premio è andato ad Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market, anche lui si è detto onorato, ma soprattutto ha aggiunto che questo premio lo motiverà ancora di più per il suo nuovo incarico di coordinatore del Piano nazionale di prevenzioni agli sprechi alimentari, ricevuto dal Ministero dell’Ambiente. <<Un ruolo – ha dichiarato Segrè – che implica uno sguardo sempre attento alle esigenze dei consumatori e quindi all’interesse diffuso dei cittadini. In questo senso, la crescita sostenibile segna la strada per uscire da una profonda crisi non solo economica ed ecologica, ma anche estrema nel suo impatto sociale>>. Ultimo, ma non meno importante, a ricevere il premio è stato Serge Latouche, professore emerito di economia all’Université d’Orsay, che si definisce obiettore di crescita. <<La società dei consumi o della crescita è insostenibile – e per questo non ha futuro – perché è fondata su una triplice illimitatezza: illimitatezza del prodotto, dunque della distruzione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili, illimitatezza dei consumi, dunque della creazione di bisogni sempre più artificiali, e soprattutto illimitatezza della produzione dei rifiuti, dunque dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra>>, ha dichiarato il professor Latouche che ha anche tenuto un discorso dal titolo “Il paradosso del consum’attore e consumatore – cittadino”.
Gli altri premi assegnati sono andati, quello per il giornalismo alla rivista Quattroruote: <<per l’impegno nell’informazione dei consumatori, l’attenzione verso i temi di consumo “sostenibile” dell’auto ed in particolare per aver supportato la normativa sulla riciclabilità pressoché totale del veicolo e per aver preso una posizione favorevole all’auto elettrica, preoccupandosi che non fosse l’ennesimo sogno irrealizzabile>>. Il premio per la tesi di laurea è andato il primo posto alla dottoressa Sara Selmin dell’università di Bologna e il secondo posto alla dottoressa Eleonora Ornago dell’università di Padova. La delegazione di Molfetta è stata premiata per il miglior comitato locale dell’UNC. Infine il premio ‘Consumo sostenibile’ è andato “all’impegno del Consorzio per la tutela del Grana Padano”, rappresentato dal professore Ettore Capri; “all’impronta ambientale dei prodotti”, ritira il premio Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile di Leroy Merlin e infine Federutility con “l’acqua del sindaco e la sua impronta”.
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Sul palco del Teatro Argentina, non si sono solo consegnati dei premi, ma attraverso un programma diviso in tre atti, come un’opera teatrale, vista la location di eccezione, si sono tenuti diversi interventi e tavole rotonde. Moltissimi gli ospiti illustri che si sono alternati al microfono per discorrere di energia e ambiente, alimentazione e sostenibilità, sviluppo e cultura. Lo stesso pubblico ha interagito con i conferenzieri grazie ad una piccola lampada, ad energia solare, incorporata al badge.

di Flavia Donati

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