Maxi sequestro a Gioia Tauro di 2 quintali di cocaina purissima

Maxi sequestro a Gioia Tauro di due quintali e 83 chili di cocaina purissima; l’operazione, condotta dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dai funzionari del locale ufficio delle dogane, è stata coordinata dalla procura della Dda. La droga si trovava all’interno di sette borsoni occultati in un container che trasportava carne in fusti. Il carico proveniva dal Brasile ed era diretto a Odessa, Ucraina. Il valore complessivo della cocaina sequestrata è di circa 50 milioni di euro.

L’operazione è stata possibile grazie a una serie di incroci documentali e ai controlli dei container sospetti attraverso apparecchiature a raggi X e con l’aiuto dell’unità cinofila delle Fiamme Gialle. Non si tratta del primo maxi sequestro a Gioia Tauro: dall’inizio dell’anno è stata recuperata complessivamente circa una tonnellata di sostanze stupefacenti, grazie anche ad una generale intensificazione dei controlli nell’area, crocevia di un copioso traffico internazionale in mano alla ‘ndrangheta calabrese, come stabilito nel 2008 dalla Commissione parlamentare antimafia, che ha concluso che questa “controlli o influenzi gran parte dell’attività economica intorno al porto e utilizzi l’impianto come base per il traffico illegale”. Le indagini dei carabinieri del ROS portarono all’arresto di 26 persone nel 2009, stroncando un giro d’affari imponente.

Quella compiuta dalla Guardia di Finanza è dunque solo l’ultima di una serie di operazioni analoghe. Nel dicembre 2015 era stato già sequestrato un altro ingente carico di circa 344 chili, sempre provenienti dal Brasile e diretto in Slovenia. Nel febbraio 2016, invece, furono rinvenuti 550 chili di cocaina diretti a Ravenna e destinati alla vendita al dettaglio per un guadagno di 108 milioni. Un giro d’affari che, nonostante tutto, non sembra conoscere battute d’arresto.

maxi sequestro a Gioia Tauro

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