Copa America 2016: Argentina-Cile, la rivincita

Sarà quindi Argentina-Cile la finale della Copa America con cui si celebra il centenario della manifestazione. Se la giocheranno le due squadre che hanno disputato la finale dell’ultima edizione, quella dell’anno scorso, che terminò con la vittoria del Cile dopo i calci di rigore. Ci sarà, quindi, spazio per la rivincita dell’Argentina che, nomi alla mano, è da considerarsi necessariamente la favorita. Eppure il Cile è squadra davvero sorprendente che ha segnato una caterva di gol durante questa edizione e venderà cara la pelle.

ARGENTINA-USA 4-0

Col motto di “I believe“, i ragazzi di Klinsmann, che difendono i colori a stelle e strisce della nazione ospitante, hanno affrontato la temibile Argentina, strafavorita della vigilia. Gli USA ci hanno provato e, messi disciplinatamente in campo con un roccioso 4-4-2, hanno impostato intelligentemente la partita in modo difensivo, sperando che il dio del calcio gli desse una qualsiasi opportunità.

Ma tutti i calcoli sono saltati dato che gli argentini hanno iniziato da subito a macinare gioco, e di brutto pure, e, a coronamento dell’impegno veemente, è arrivato dopo 2’55” il primo gol di Lavezzi su assist di Messi. Bastava la faccia di Klinsmann in panchina per capire che il piano A era saltato e il piano B non poteva essere messo in campo così facilmente senza nemmeno un po’ di aiuto da parte degli avversari. Invece gli argentini hanno praticamente nascosto la palla ai nordamericani continuando ad attaccare a spron battuto e facendolo con molta qualità con il tridente Lavezzi, Messi, Higuaìn, il che non ha dato scampo ai rappresentanti degli States. Al 32′ di gioco arriva il raddoppio di Messi con un calcio di punizione sublime e la partita, per la disparità di valori in campo, la si poteva considerare già chiusa. Accademia nel secondo tempo che inizia e finisce con due gol di Higuaìn, precisamente al minuto 50 e poi al minuto 85 di gioco e tanti saluti.

CILE-COLOMBIA 2-0

Strana davvero la seconda semifinale della Copa America che passerà alla storia come la partita più lunga mai giocata. Le due squadre scendono in campo con modulo speculare (4-4-2) ma, invece di annullarsi, sono entrambe capaci di sviluppare gioco e la partita sembra da subito piacevole e molto ben giocata visto l’alto livello dal punto di vista tecnico. La Colombia sembra anche più in palla ma dopo 7 minuti è il Cile a segnare con Aránguiz e a raddoppiare 4 minuti più tardi con Fuenzalida. Sembra che la Colombia possa crollare ma non accade. Il match è piacevole con i cafeteros che devono attaccare alla disperata da subito ma senza scoprirsi troppo. Il Cile, dal canto suo, non è mai rinunciatario e gioca un gran calcio. Si arriva così alla fine del primo tempo.

E qui arriva il bello: a causa di una tempesta che si stava abbattendo su Chicago, la partita viene sospesa per oltre due ore, stabilendo un record. I fulmini avrebbero potuto mettere a repentaglio la sicurezza anche dei tifosi sugli spalti. Finito l’acquazzone gli addetti del Soldiers Field “spazzano” il terreno di gioco per rendere le condizioni meno proibitive e il lavoro fatto è discreto ma comunque il campo rimarrà pesante.

Quando si riprende a giocare le condizioni dei calciatori sia dal punto di vista mentale che fisico non possono essere ottimali e per la Colombia l’impresa si fa dura. I cafeteros però dimostrano di essere una grande squadra e riescono a stare in campo in modo eccellente, ma i sogni di recupero svaniscono al 15′ quando Carlos Sanchez si fa espellere lasciando la Colombia in dieci uomini. Rimane da segnalare la simpatica invasione di campo di uno scriteriato che, approfittando del terreno che di certo non favoriva un buon equilibrio, è riuscito a percorrere in lungo e in largo il campo facendo scivolare in serie i 10 stewart che cercavano di placarlo. Il tutto tra gli applausi e le ovazioni del pubblico. Finisce così, col Cile che va avanti e la Colombia che esce pur non demeritando affatto.

La finale per il terzo posto tra Colombia e USA si disputerà nella notte tra il 25 e il 26 a Glendale all’University of Phoenix Stadium e il giorno dopo sarà il turno di Argentina-Cile che giocheranno nel meraviglioso MetLife Stadium a New York (East Rutherford).

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