Guida al tabellone di Euro 2016: la seconda fascia
Continua il nostro viaggio alla scoperta del tabellone di Euro 2016. Oggi andiamo a scoprire tutti i segreti delle squadre che secondo noi compongono la seconda fascia, ossia quelle squadre che pensiamo possano arrivare in semifinale, ma non sono le più accreditate per la vittoria finale.
5) ITALIA
L’Italia di Conte si potrebbe riassumere nell’ormai celebre motto “mai na gioia“. Era troppo bello aver vinto le prime due partite, sconfiggendo la formazione favorita per la conquista finale del torneo e sperare che per una volta si potesse avere un pizzico di fortuna, invece no. Ottavi contro i campioni uscenti della Spagna, eventuali quarti contro la Germania (e qui qualcuno potrebbe anche dire che ci è andata bene, ma i crucchi sono come i crauti a colazione, sempre pesanti da digerire) e poi una semifinale contro la Francia padrona di casa, (e noi sappiamo quanto siamo amati dai transalpini) per poi ritrovarsi magari il Belgio in finale. Per fortuna non partecipano l’Argentina o il Brasile di Pelè, altrimenti siamo sicuri che avremmo pescato anche loro con la nostra fortuna in questo tabellone di Euro 2016.
Gli Azzurri però, se c’è una cosa su cui non deludono mai, è proprio il saper vincere quando partono sfavoriti, contro tutto e tutti, contro la sfiga e contro i pronostici. Avere la miglior difesa del torneo a proteggere il secondo miglior portiere di tutti (non ce ne voglia Buffon, ma Neuer è un gradino sopra) è una garanzia, e se davanti non si brilla per qualità, siamo più che sicuri, alle brutte, di poter trascinare chiunque alla lotteria dei rigori.
6) CROAZIA
Giocano forse il miglior calcio della manifestazione, hanno vinto e convinto, sbarazzandosi anche dei campioni in carica. Sono dal lato facile del tabellone di Euro 2016 e hanno giocatori molto tecnici, in grado di sopperire anche all’assenza di un Luka Modric strepitoso. Allora perché li mettiamo al sesto posto? Perché la vera incognita di questa nazionale è rappresentata dai propri tifosi. Quello che è successo contro la Turchia, richiamo di disordini già visti nel girone di qualificazione contro l’Italia, non è affatto piaciuto alla UEFA, non è piaciuto a chi guardava da casa, e non è piaciuto agli stessi giocatori della Croazia che hanno pareggiato la loro unica partita proprio a causa di quelle intemperanze. A voler essere maliziosi potremmo dire che non ce la vediamo la UEFA, che tanto si spende in campagne di tolleranza e di immagine verso le proprie competizioni, far arrivare sul tetto d’Europa una nazionale che ha quel seguito lì.
A voler essere solamente realisti, vogliamo dire che probabilmente il Belgio e molte delle Nazioni nell’altra parte del tabellone di Euro 2016 ci sembrano ancora avere qualcosa in più dei croati.
7) INGHILTERRA
L’Inghilterra ha tanti ottimi giocatori, ha espresso a tratti un buon calcio ma non sembra ancora aver trovato la vera chiave per sfruttarli tutti a pieno e, tolta l’Islanda, con quelle avversarie sul proprio cammino vediamo davvero difficile un eventuale approdo oltre le semifinali.
Hart, quando veste la maglia della nazionale, ha sempre dimostrato qualche indecisione di troppo e Kane, dopo un campionato da assoluto protagonista sembra aver smarrito la sua vena realizzativa. Anche alcune scelte di Hodgson non hanno sempre convinto: rinunciare spesso a Vardy in partenza è sembrata una mozza azzardata. Il derby con la Francia probabilmente ci dirà se gli inglesi possono davvero fare il salto di qualità.
8) PORTOGALLO
I portoghesi fin qui hanno stentato moltissimo e si sono qualificati solamente grazie al tardivo risveglio della stella Cristiano Ronaldo, ma la Croazia ad oggi pare troppo superiore. Tantissime lacune difensive, dove a volte i lusitani danno davvero idea di poter prendere sonore imbarcate. Il talento offensivo non manca di certo, ma non sempre basta a compensare questo squilibrio tattico.
Ronaldo soffre nel dover ricoprire il ruolo di prima punta e questa è forse la chiave tattica del perché il fuoriclasse del Real Madrid non riesca a rendere in nazionale come nel club. Poter giocare defilato gli consente di muoversi con maggiore libertà, usando fisico e velocità contro i terzini avversari, al contrario giocare al centro, stretto tra i centrali avversari, sembra togliergli punti di riferimento.
La qualificazione sembra davvero un miraggio, ma a livello di spettacolo l’ottavo Portogallo-Croazia sarà uno dei più belli in assoluto.
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