La Cassazione dice sì alla stepchild adoption: vittoria per due mamme romane
La Cassazione dà il via libera alla stepchild adoption, infatti è stata confermata una sentenza della Corte d’Appello di Roma, con la quale è stata accolta la domanda di adozione di una bambina di 6 anni da parte della compagna della madre. La Cassazione sottolinea che “il consenso degli Stati aderenti alla Cedu all’adozione legittimante da parte di persone dello stesso sesso e all’adozione cosiddetta coparentale è notevolmente cresciuta” negli ultimi anni. Nella sentenza, redatta dalla giudice Maria Acierno, si puntualizza che “attualmente, in quattordici Stati (Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Francia, Lussemburgo, Regno Unito, Islanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Irlanda, Malta, Austria) è consentita l’adozione alle coppie dello stesso sesso, mentre in Germania è possibile l’adozione del figlio del partner, così come in Croazia, Estonia e Slovenia, ma non l’adozione tout court”.
E’ una sentenza storica per le coppie omosessuali e le due donne, una quarantenne, l’altra cinquantenne (entrambe di Roma e libere professioniste) dichiarano di essere felici ed emozionate, poiché è una grande vittoria della giustizia e per tutti quei bambini delle famiglie Arcobaleno: “Sono stati due anni e mezzo difficili, pesanti, complicati, ma oggi tiriamo un sospiro di sollievo. Per noi e per tutte le coppie omosessuali pronte per l’adozione del figlio del partner. Usciamo da un iter giudiziario che fino all’ultimo momento poteva ribaltare le sentenze di primo e secondo grado. E finalmente possiamo dimostrare la nostra capacità genitoriale: lo stabilisce la legge italiana. Spesso le coppie come noi vengono tacciate di inadeguatezza. Ma oramai la nostra bambina è legittimamente riconosciuta come figlia di entrambe”.
Ma inutile dirlo, le polemiche non si sono fatte attendere. In una nota, il Presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi, ha chiesto un voto popolare in cui mettere un freno alla deriva antropologica: “La decisione con cui una sezione della Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’appello di Roma in favore della stepchild adoption conferma purtroppo i timori sulla deriva giurisprudenziale conseguente alla legge ideologica sulle unioni civili disegnate come simil-matrimoni. Continua il processo di sovversione antropologica incoraggiato dalla sinistra al quale sarà necessario opporre la possibilità per il popolo tutto di esprimersi attraverso un referendum sulla genitorialità omosessuale”.
La stepchild adoption è ormai una realtà, un trionfo, e come disse Neil Armstrong, appena messo piede sulla Luna, “Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”: e questa sentenza lo è sicuramente.
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