Virginia Raggi sindaco: cosa ci aspetta
Virginia Raggi sindaco di Roma. I 5 Stelle conquistano il Campidoglio e incassano il 67% dei consensi romani. Una vera e propria rivoluzione quella del Movimento 5 Stelle a Roma che non solo riesce a battere il candidato del Partito Democratico, Roberto Giachetti, ma porta al governo della Capitale la prima donna sindaco della storia.
«Hanno vinto i romani. Voglio ringraziare tutti i romani che mi hanno affidato questo compito. grazie. È un momento storico, una svolta», così la neo-sindaca di Roma ha voluto ringraziare i suoi elettori, aggiungendo: «Sono pronta a governare, ora parte una nuova era. Voglio mettere un punto su tutti i toni aspri, sui vili attacchi che ho ricevuto. Si riparte da domani e mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il buon senso di aprire un dialogo su problemi e soluzioni, per mettere al centro i romani. Questo è l’obiettivo che mi sono prefissa». Tanta emozione nella candidata che a seguito della conferenza stampa ha riversato i festeggiamenti in Via Avogadro. Accolta da una folla di simpatizzanti la Raggi ha proseguito nei ringraziamenti, saltato e gioito insieme ai suoi sostenitori che intonavano cori di sostegno. All’indomani dello straordinario successo, tuttavia, è arrivato il tempo di governare e se la giunta di Virginia Raggi è ancora incompleta (solo 4 assessori sono stati annunciati) il programma è oramai ben noto. Tra i punti salienti: la ridiscussione del debito della città di Roma, come primo provvedimento annunciato dalla candidata, nonché le corsie preferenziali a detta del sindaco da lei:«già disegnate». In secondo luogo la ridefinizione dei vertici Ama, Atac, Acea, quindi una gestione pubblica delle aziende partecipate del Comune. Ultime ma non ultime, le periferie con un approccio “europeista” alla questione dei campi rom. Questi i punti cruciali, al netto della polemica sulle Olimpiadi e del tanto discusso tema della funivia vs metropolitana.
Virginia Raggi sindaco: cosa ci aspetta
https://www.youtube.com/watch?v=8UoRaH6vYyM
L’entusiasmo impone un ritratto di Virginia Raggi da outsider, prima donna al Campidoglio, grillina, mamma e professionista. Una donna che non può e non ha potuto non attrarre le simpatie dell’elettorato romano, reduce da anni di malaffare e mala amministrazione. Tuttavia le soluzioni “da campagna elettorale”, si sa, tendono alla vaghezza di contenuto, alla massimizzazione del concetto. Virginia Raggi ha saputo convogliare su di sé il consenso, ora deve dimostrare di saperlo gestire.
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