Giachetti-Raggi: l’ultimo faccia a faccia

Giachetti-Raggi: Confronto  in diretta tv su Sky Tg24 per l’ultimo faccia a faccia prima del ballottaggio, arbitrato da Gianluca Semprini. Cominciato con una stretta di mano tra i due candidati, entrambi sono stati accolti dagli applausi dei rispettivi supporter. Domande uguali, un minuto e mezzo a testa per ogni risposta con un countdown per scandire il tempo e tre diritti di replica ciascuno più una domanda incrociata da parte dei sostenitori. Queste le regole del “gioco”.

I candidati si sono combattuti sulla questione dei rifiuti, del debito della città, hanno risposto ad una domanda circa il proprio reddito e si sono prestati a domande-indovinello sulla conoscenza della città.

Nel confronto Giachetti-Raggi è poi giunto il momento delle domande incrociate. Un’elettrice PD ha chiesto alla Raggi se, nel caso in cui lei ricevesse da sindaco un avviso di garanzia, consulterebbe i cittadini attraverso il blog di Grillo e come potrebbero registrarvisi. «Se un sindaco riceve un avviso di garanzia deve sentire i cittadini che si potranno esprimere creando un accesso al sito del Comune o a blog di Grillo». L’ex capogruppo M5s Marcello De Vito ha invece chiesto a Giachetti se avesse votato la legge Fornero o il decreto salva-banche. Giachetti ha risposto di aver votato la legge Fornero, espressione di un «governo di salvaguardia nazionale, sull’orlo del default. Se partecipo a una maggioranza, io voto di conseguenza».

Ma i due punti nevralgici del confronto Giachetti-Raggi sono stati gli eventuali provvedimenti sui trasporti e la candidatura di Roma per le Olimpiadi. Le parole della Raggi riguardo la seconda questione sono state: «se sarò sindaco sarò io a indire un referendum consultivo sulle Olimpiadi, vediamo cosa farà Giachetti che non ha aderito a quello dei radicali. Ma i problemi dei romani sono altri, non mi chiedono delle olimpiadi. Dire che se la candidatura olimpica di Roma non sarà accolta la città sarà immobile é agghiacciante». Il candidato PD ha invece replicato dicendo «Se si raccolgono le firme per il referendum dei radicali voto a favore delle olimpiadi. Giachetti non è per la politica dei no. Le olimpiadi portano lavoro, la metro arriverà fino a Tor Vergata, 150 campetti attrezzati».

Per quanto invece riguarda il problema Atac, Giachetti ha detto che la «prima cosa da fare è mettere 150 nuovi autobus e proseguire sul lavoro di Rettighieri, che ha portato in procura i fascicoli delle malefatte in Atac e ha cacciato via i dirigenti infedeli».

«Questi 159 autobus di cui parla Giachetti sono stati acquistati con un leasing, ci vendiamo un risultato non nostro», ha replicato la candidata del Movimento Cinque Stelle, «Questa gara l’ha fatta Tronca, non il Pd», ha aggiunto. «Sul sito di Giachetti abbiamo trovato l’intenzione di privatizzare Atac o meglio di risanarla perché così per i privati è più interessante. Ma Atac va risanata e mantenuta pubblica perché se entrano i privati succede quello che è successo con Roma Tpl». Allora Giachetti ha risposto: «Io parlo di altri autobus, e di 70 all’idrogeno» alla sua intervista sulla possibilità di privati in Atac ha detto: «Un sindaco dovrebbe saper leggere. Quello è un titolo di giornale e la mia dichiarazione non diceva minimamente quello».

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