Ritrovati i resti del volo Egyptair scomparso a maggio
Con un annuncio ufficiale il governo Egiziano ha reso noto di aver localizzato con successo il relitto del volo Egyptair scomparso dai radar lo scorso 19 maggio. I resti dell’Airbus 320 sarebbero stati trovati e fotografati dalla nave John Lethbridge, specializzata nella ricerca sottomarina. I rottami si troverebbero infatti sul fondo del Mediterraneo ad oltre 3000 metri di profondità, tra l’isola di Creta e la costa Egiziana. Adesso inizia la corsa contro il tempo per il recupero delle scatole nere che continueranno ad emettere il loro segnale solo fino al 24 giugno, rendendo di fatto impossibile, dopo quella data, ogni tentativo di recupero delle stesse.
Sul volo MS804, partito da Parigi con 66 persone a bordo e diretto al Cairo, non erano stati segnalati problemi nè anomalie tecniche nelle revisioni prima della partenza. Il velivolo, dalla prima accensione dei motori e durante tutto il volo ha mandato solamente due segnalazioni fino alle 2:26 quando è stato comunicato il cambiamento di temperatura di uno dei finestrini laterali della cabina di pilotaggio. Da quel momento, nei tre minuti seguenti, sono partiti altri sei messaggi, compreso il più significativo che indicava la presenza di fumo in uno dei bagni.
Forse il recupero delle scatole nere riuscirà a far luce sulle dinamiche, ancora misteriose, di questo volo Egyptair scomparso. Attraverso l’analisi della telemetria e delle registrazioni ambientali gli inquirenti proveranno a spiegare cosa ha obbligato, alle 2:29 del 19 maggio, l’aeromobile a virare bruscamente verso sinistra e a perdere rapidamente quota fino a scomparire dai Radar sotto i 3500 metri di altitudine, schiantandosi in mare e inabissandosi. L’ipotesi più accreditata resta quella dell’avaria ai sistemi strumentali di bordo, ma non si esclude la pista terroristica con la deflagrazione di un ordigno o la possibilità di un tentativo di dirottamento fallito. Far luce su questo mistero sarà, letteralmente, una corsa contro il tempo.
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