Blitz antidroga a Roma: 29 arresti
È partito stamattina all’alba un blitz antidroga a Roma che ha portato all’arresto, per ora, di 29 persone e al divieto di dimora per altre 4. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emanata dal gip della capitale. L’organizzazione aveva base nel quartiere di Tor Bella Monaca e sfruttava ragazzi anche molto giovani come vedette o spacciatori. Una vera e propria organizzazione mafiosa in pieno stile “Gomorra” con vedette disseminate per il quartiere, pronte ad avvisare gli spacciatori in caso di avvistamento delle forze dell’ordine. Il boss dell’organizzazione smantellata stamattina dal blitz antidroga a Roma era una ragazzo romano di 24 anni. Aveva assegnato precisi compiti e orari ai suoi spacciatori. I pusher operavano nei cortili o negli androni delle case popolari di via San Biagio Platani, a qualsiasi ora. Erano previste anche indennità e risarcimenti per le famiglie dei pusher arrestati.
Una vera e propria organizzazione criminale dedita allo spaccio in un quartiere noto alle cronache come quello di Tor Bella Monaca. Recentemente, sotto elezioni, sono stati molti i candidati sindaco che si sono fatti vedere per le strade del quartiere. Raccogliere voti nei quartieri popolari e periferici promettendo grandi rivoluzioni ha sempre avuto il suo fascino. Ma quartieri come Tor Bella Monaca non hanno bisogno dell’ennesimo blitz antidroga a Roma, non è questa la soluzione. Per ogni organizzazione che verrà smontata, né nascerà un’altra. Piuttosto andrebbero incentivati e tutelati gli spazi culturali e di aggregazione sociale. Questi spazi però vengono abbandonati nel migliore dei casi, nei casi peggiori vengono sgomberati anche con la forza dagli stessi carabbinieri. Allora va fatta una scelta. Bisogna chiedere al prefetto e al futuro sindaco di Roma se preferiscono dei ventenni a capo di organizzazioni criminali di spaccio o se li preferiscono in un centro sociale a organizzare la rinascita di un quartiere abbandonato a se stesso.
Twitter: @g_gezzi