Payet salva la Francia con un capolavoro
Payet salva l’esordio francese a Euro 2016 che, vedendola giocare da padrona di casa, la vuole tra i favoriti. Ma è stato meno facile del previsto contro una Romania che si è confermata una squadra solida e dalla difesa granitica, ma che ci ha anche provato e ha fatto tremare le vene dei polsi dei tifosi transalpini in più di un’occasione. Ci è voluto un siluro del migliore in campo, Payet. Il campione del West Ham si è confermato un suggeritore impareggiabile, non per nulla è il giocatore che negli ultimi cinque anni ha fornito più assist in Europa, ma ha tirato poi fuori dal cilindro, a un minuto dalla fine, un capolavoro balistico imparabile per Tatarusanu.
Prima della partita una cerimonia inaugurale non tra le più spettacolari, ma suggestiva la coreografia che ha coinvolto gli spalti del Saint Denis. La vigilia della manifestazione è stata funestata dagli incidenti degli hooligans a Marsiglia dove domani l’Inghilterra incontrerà la Russia per una partita giudicata ad alto rischio sotto il profilo dell’ordine pubblico. Del resto in una nazione che ha avuto attentati terroristici, alluvioni e che ora è funestata dagli scioperi, gli imbecilli non potevano trovare di meglio da fare. Ma torniamo, fortunatamente, al calcio.
La Romania schiera una formazione sorprendentemente offensiva schierando tutti e tre i suoi attaccanti principali: Popa, Andone e Stancu, con i due esterni che rientrano molto e Andone che praticamente dà e prende botte per tutto il tempo che resta in campo. Tutti aspettano la Francia ma al secondo minuto Lloris deve salvare su una conclusione ravvicinata di Stancu a botta sicura. La Francia è frastornata e la Romania continua a spingere tanto che al decimo minuto l’esigente pubblico transalpino già fischia. Poi canta la marsigliese e la Francia si sveglia. Pogba, oggi in ombra e sostituito, serve una gran palla a Sagna che la mette a centro area, Griezmann liscia clamorosamente, Chiriches, che ha comunque giocato un’ottima gara, gliela rimette sulla testa ma l’attaccante dell’Atletico Madrid la manda sul palo. Ed è il quarto palo di Griezmann in nazionale negli ultimi due anni. Dieci minuti più tardi Payet serve una palla al bacio per l’accorrente Griezmann che batte a botta sicura ma Sapunaru devia quel tanto che basta per farle sfiorare il palo. Fino alla fine della prima frazione non succede altro se non un calcio agli zebedei del pochissimo elegante Matuidi ai danni del povero Pintilii, un clamoroso liscio di Pogba da buona posizione e un colpo di testa alto di Giroud all’ultimo secondo.
Payet dal nulla
La ripresa comincia esattamente come il primo tempo. Con la Romania in attacco e la Francia che sembra addormentata. Stancu ha una grandissima occasione quando, beccato da un preciso cross, viene dimenticato dalla difesa francese e solo soletto di fronte a Lloris stoppa e gira al lato. La Romania continua a spingere ma non conclude. Nella più bella azione della gara però è la Francia a sfiorare il goal con Payet: si libera con eleganza in area e serve un pallone al volo a Pogba che colpisce al volo perfettamente sul quale Tatarusanu si fa trovare pronto. Ma il portiere romeno non può nulla contro l’evidente carica di Giroud pochi minuti dopo: il francese segna di testa. Da segnalare la compostezza dei giocatori romeni per noi che siamo abituati ad arbitri spintonati e aggrediti verbalmente. Per Giroud un goal nella sua 50esima presenza in nazionale e goal numero 50 della Francia agli europei. La Romania ci riprova a testa bassa e, dopo un bellissimo salvataggio di Grigore su Pogba, sul capovolgimento di fronte Evra entra in netto ritardo su Stanciu e provoca il rigore che Stancu, dopo due errori clamorosi sotto porta, non sbaglia. La Francia sente che molti dei timori della vigilia si stanno concretizzando e decide di sacrificare Pogba per inserire Coman per garantire più velocità. E poi, quando sembra che i galletti stiano per fallire l’esordio, Payet decide che è il momento per il suo capolavoro e calcia con forza sotto la traversa una palla che sembrava innocua: riceve, si gira e calcia mentre intorno a lui ci sono solo maglie gialle. Un goal da lustrarsi gli occhi. Esulta, cade, viene sostituito e piange di gioia. In questa Francia che ha voglia di buttarsi alle spalle i problemi, di ridere e di festeggiare un po’ è Payet l’uomo dei sogni.
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