Euro 2016, Gruppo E: presentazione della Svezia
Continua la presentazione delle avversarie che l’Italia dovrà affrontare nel Girone E di questo Europeo francese. Dopo l’Irlanda, oggi è il giorno della Svezia. Gli scandinavi si presentano a Euro 2016 con una squadra decisamente ringiovanita rispetto a quella di quattro anni fa, avendo inserito in una rosa di giocatori esperti ben sei giovani provenienti dall’Under 21, vincitrice dell’Europeo di categoria. Ovviamente le sorti degli svedesi dipenderanno quasi totalmente dal suo capitano, bomber e guida Zlatan Ibrahimovic. Grazie a lui, la Svezia proverà a far girare il pronostico che vede come grandi favorite per il passaggio del turno Belgio e Italia.
Il suo cammino verso Euro 2016
Come per l’Irlanda, anche alla Svezia non è bastato il girone di qualificazione per guadagnare direttamente gli Europei. Gli scandinavi sono arrivati terzi nel girone, dietro ad Austria e Russia, e hanno dovuto superare le forche caudine degli spareggi per strappare il pass per la Francia. Nei playoff hanno superato la Danimarca grazie a una vittoria per 2-1 in casa e un 2-2 esterno in terra danese. Ovviamente mattatore della doppia sfida è stato Zlatan Ibrahimovic, autore di tre gol su quattro.
Il ritorno di Zlatan
“Senza di me non vale la pena guardare i Mondiali”. Rimase famosa questa frase di Ibrahimovic alla vigilia dei Mondiali brasiliani, quando la sua Svezia non si qualificò. Quest’anno invece c’è e questi Europei bisogna seguirli fino in fondo. Dalla prima all’ultima partita, soprattutto quando c’è lui in campo, perchè lo spettacolo è assicurato. Per noi italiani, però, i ricordi di Ibra con la maglia della Svezia sono ancora più lontani e purtroppo fin troppo vivi nella nostra mente. Europei 2004, Svezia-Italia. Azzurri in vantaggio con Cassano poi … il genio di Ibra che ci rovina la festa: colpo di tacco a un’altezza che va al di là di ogni legge della fisica e pareggio per 1-1. Poi la partita successiva, Svezia-Danimarca: quella del biscotto scandinavo, del 2-2 studiato a tavolino dalle due squadre per estrometterci da quell’Europeo. Dopo 12 anni ci rincontriamo. Sarà nuovamente Ibra vs Italia. Con la speranza che questo secondo round volga a nostro favore.
Come gioca la Svezia
In Francia il ct Erik Hamren dovrebbe schierare il veterano Isaksson fra i pali, centrali Granqvist e Johansson, a destra il terzino con il vizio del gol Lustig e dall’altra parte Olsson. Källström ed Ekdal saranno rispettivamente metronomo e rubapalloni del centrocampo svedese, mentre le ali Durmaz (con l’alternativa Larsson) e Forsberg avranno il compito di servire più palloni possibili alle due punte, Ibrahimovic e Berg. Pochi dubbi sugli undici, come pochi sono i dubbi sul modulo. Il ct è un fedelissimo del 4-4-2 e difficilmente cambia modulo durante il corso della partita. Per tutto quello che va fuori l’ordinario per la Svezia c’è sempre e solo un protagonista assoluto: Zlatan Ibrahimovic.
Molti “italiani”
Fra i convocati del ct Erik Hamren ci sono molte conoscenze del campionato italiano. Due giocatori militano in Serie A: Hiljemark e Jansson, il primo al Palermo e il secondo al Torino. Mentre sono ben tre i giocatori che nel passato hanno giocato in Italia: ovviamente Ibrahimovic, poi Isaksson ed Ekdal. La storia del primo la conoscono tutti, mentre forse pochi ricordano i trascorsi alla Juventus del portiere svedese. Fatte le debite proporzioni, Andreas Isaksson è un po’ il Buffon di Svezia, sia per l’età e l’esperienza ma anche per il suo biennio bianconero tra il 1999 e il 2001. Zero presenze per l’allora diciottenne, chiuso da Van der Sar e Rampulla. Oggi, a quasi 35 anni e con 128 presenze in Nazionale, Isaksson è il vero veterano degli scandinavi. Infine c’è Albin Ekdal, anche lui con una breve esperienza juventina, ma salito agli onori delle cronache italiane per la lunga militanza al Cagliari, dopo le due annate a Siena e Bologna. Oggi gioca in Germania, all’Amburgo di mister Bruno Labbadia.
La stella, il veterano, la rivelazione
Data per scontata la stella indiscussa di Ibrahimovic e l’esperienza di Isaksson, l’indiziato numero uno per il ruolo di sorpresa è Victor Lindelöf, una delle stelline dell’Under 21 che ha vinto l’Europeo la scorsa estate. Fino a pochi mesi fa il ragazzo era una riserva al Benfica, ma da febbraio è riuscito a conquistarsi un posto nella difesa dei campioni del Portogallo ed è pronto a giocarsi tutte le sue carte anche ai prossimi Europei. E da qualche giorno è anche entrato nel mirino della Roma per il prossimo mercato estivo, dove i giallorossi dovranno sostituire l’infortunato Antonio Rudiger.
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