Game of Thrones 6X07, le pagelle della puntata “The Broken Man”
Dopo una settimana di elezioni è ora di tornare a dare il nostro voto ai personaggi di Game of Thrones. Siamo alle battute finali di questa sesta stagione e si delineano scenari che sembrano presagire un’ennesima guerra tutti contro tutti a Westeros. Insomma ‘sto continente non conosce pace ma, d’altro canto, immaginatevi se la serie fosse ambientata in tempo di pace: ‘na noia! Eccoci dunque alle pagelle della puntata di Game of Thrones 6×07, intitolata “The Broken Man“. Se non siete al passo con la serie fermatevi qua.
[SPOILER ALERT]
The Greyjoys: Ok, l’abbiamo sfottuto abbastanza il poro Theon, gli abbiamo detto di tutto quando era Reek, ma ora gli autori si stanno accanendo. Dopo la settima puntata di GoT, infatti, è stato coniato un nuovo modo di dire: “sei utile come un Theon in un bordello”. Ora, non è per mettere il dito nella piaga (la metafora sessuale sarebbe fin troppo facile) ma quell’altra sadica di Asha non lo poteva portà a teatro, a fasse ‘na passeggiata, a ubriacarsi senza avere tutte queste “distrazioni” ballonzolanti intorno? Va beh, abbiamo capito che lo scettro del “mai na gioia” è passato saldamente nelle mani del giovane Greyjoy. Asha, dal canto suo, si dimostra più virile e più di ferro del fratello. È forse la prima volta che veniamo a conoscenza delle sue tendenze omosessuali, non che ci sorprendano ma ci chiediamo se siano dettate da un onesto sentimento o piuttosto da una scarsa varietà di scelta nel bordello in questione. In tal caso ci sentiamo di consigliarti, cara Asha, una certa casa di Fondo delle Pulci…
Voto 5.0: Ambigui
Jaime Lannister: Finalmente rivediamo il condottiero di casa Lannister nuovamente in armatura, con i leoni al posto giusto e senza quell’inutile e ingombrante mantello bianco. E finalmente a Westeros sentiamo riecheggiare il vecchio ritornello “Kingslayer”. Jaime è infatti incaricato di prendere il comando dell’assedio al castello di Delta delle Acque, finora portato avanti dai Frey e dalla loro proverbiale inutilità. Da subito fa capire chi è che comanda da ora in poi mollando un ceffone col manone d’oro ad un Frey (non chiedete il nome, sono troppi e irrilevanti). Il rampollo dei Lannister si fa dunque avanti a parlamentare con Brynden “il pesce nero” Tully, ultimo superstite della guerra di Robb Stark e ancora fedele al defunto re del Nord. I due si incontrano sul ponte del castello ma il pesce nero è fin troppo convinto di non voler cedere il castello. Ha voluto incontrare Jaime solo per ricordargli che lui è lo “sterminatore di re”, quello che aveva giurato a Catelyn Stark che avrebbe riportato indietro Sansa e Arya, motivo per il quale era stato liberato da Catelyn che morirà poi da traditrice e quello che è stato amputato da uno scagnozzo dei Bolton. Tutto qua sir Jaime, può tornare al suo accampamento, se rivedemo tra 2 anni quando finiranno le nostre scorte.
Voto 5.5: Leoncino
Margaery Tyrell: La regina sembra ormai del tutto convertita e convinta a fare la Santa Chiara della situazione dall’alto passero. Nella puntata di Game of Thrones 6×07 troviamo infatti il San Francesco de noantri e Sua Grazia parlare come al solito ma questa volta non siamo costretti a subirci il classico predicozzo del Papa dei poveracci. Sembra piuttosto una consulenza matrimoniale. Il fervore religioso e il pentimento per i peccati del passato sembrano aver inibito la neo-casta Margaery che ora non riesce più ad assolvere ai suoi doveri di moglie nel talamo di re Tommen. L’alto passero ci dice che questa informazione gli arriva direttamente dalla bocca innocente di Tommen e noi ci immaginiamo la conversazione tra l’innocente pupetto o il vecchio zì prete. “Vostra Santità, ho un problema. Sua Grazia la regina non vuole giacere con me. Io rispetterei pure le tradizioni di famiglia andando a sedurre mia sorella ma ella è morta. Come posso fare per riconquistare il cuore di Margaery?”. “Ah regazzì – risponderebbe l’alto passero – ma che stai a dì? Quella è tu mojie, quella se deve fa ‘ngravidà. È dovere suo, mica glielo devi chiede per favore! Eh sì, so boni tutti a fa la regina, ad avecce i mega-vestiti, a scoattassela co’ l’esercito, a fasse i viaggi e poi a non mette al mondo un pargolo! Ma che davero davero? Mo ce parlo io e metto tutto apposto”. Per l’appunto il dialogo tra Margaery e zì prete è più che altro una consulenza matrimoniale. Lei fa la casta e pudica e l’alto passero le spiega che un conto è farlo per piacere (che è peccato) e un altro è farlo per riprodursi (cosa caldamente preferita dalle religioni di ogni tempo e luogo). Infine Margaery dovrà allontanare sua nonna, la Dama di Spine, dalla capitale non senza averci fatto intuire che forse, la giovane Tyrell, è tutt’altro che sottomessa.
Voto 6.5: sono una donna, non sono una santa!
Sansa Stark e Jon Snow: I due fratelli aprono il guerra-mercato con all’attivo solo i 2.000 bruti che rinnovano la fiducia a Jon Snow. Insomma, è l’avvio ad un crowfounding di uomini del Nord per procedere alla conquista di Grande Inverno. La prima visita (dlin dlon) spetta a Casa Mormont capitanata dalla sagace, spietata, risoluta Lady Lyanna Mormont (dieci anni e non sentirli!). Lady Mormont, però, a dispetto della giovane età, a Sansa e Snow gli passa decisamente le mele! Prima dà della cozza alla propria madre, poi insulta pure loro, neanche troppo velatamente, pe’ li danni che hanno fatto durante la guerra di Robb Stark. Dopodiché gli sottolinea giustamente il fatto che qui non è che se sta’ a giocà a Risiko, c’è di mezzo la vita delle persone e lei c’ha le sue responsabilità. In poche parole, li zittisce senza troppa fatica. Sarà Davos a mitigare le acque, a giocarsi la carta degli estranei e dell’unione che “fa la forza”, sotto lo sguardo fulminatissimo di Snow e quello protervo di Sansa. Il bello però arriva alla fine, quando la principessina, dopo tutta sta trafila, dopo tutto sto’ macello, quanti uomini ti va a garantire? 65! Una miseria. Stessa prassi per il secondo colloquio, dove a rispondere c’è: Casa Glover. Ecco, Casa Glover la “guerraccia” di Robb Stark l’ha presa un tantinello peggio; sarà che c’aveva investito di più, sarà che Sansa non ha giocato bene le sue carte, sarà che sta cosa dei saccheggi e delle donne stuprate non è ancora stata digerita del tutto, resta il fatto sta che a questo giro, sti tre, l’hanno cacciati a calci nel sedere.
Voto Sansa: 6.5 Acerba Voto Snow: 6.5 Solo per i Bruti
Sandor Clegane (Il Mastino): Grande ritorno per il Mastino nella puntata di Game of Thrones 6×07. L’antefatto lo voleva acerrimo nemico di Arya Stark, fedele servitore dei Lannister. Lo ritroviamo nella comune degli “assassini anonimi” o, come la chiamano loro, “Fratellanza senza Vessilli”. Lui, il Mastino, ha ormai cambiato vita e passa le giornate a spaccare legna ascoltando racconti, storie di vita degli altri consociati. La cicatrice gli ricorda l’uomo che era e che non ritornerà mai più, più, più! Cioè fino al giorno dopo praticamente, quando tre buontemponi di cui poco si sa (a parte che sono seguaci del Dio Rosso) decidono di massacrare a “niccio” tutta la comunità, impiccando il migliore amico del Mastino in mezzo al cantiere che avevano messo su tutti quanti insieme. Lui, perciò, brandisce la mazza e sul finale lascia presagire il ritorno alla vecchia vita.
Voto: 7 Compagnone
Arya Stark: Breve ma intenso, l’avevamo detto la scorsa volta che la “comare di battesimo” di Arya stava un po’ nervosetta per questa sua diserzione, questo cambiamento radicale di stile di vita. La scena si srotola pressappoco così: Arya cammina – c’è una vecchia che dice “ragazzina” – la vecchia invece era quella cattiva dei Mille Volti- la pugnala- lei fa una giravolta – falla un’altra volta – si butta in acqua – riemerge – grandissimo trip mentre cammina per le strade, si tiene la pancia che sanguina e tutti la guardano! Per quanto surreale, breve, nonsense, tutto questo ci è molto piaciuto! Arya è tornata alla vita, in tutti i sensi!
Voto: 8 Incasinatissima
Qui le pagelle della sesta puntata
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Credits: Serie Tv Italia