Profondo Nero 2 di Carlo Lucarelli: lasciatevi sedurre dal Male
Il Male da sempre affascina l’uomo: può sedurci con il suo canto da sirena e spingerci a farne parte, o può farsi guardare da lontano, tanto per ricordarci che esiste. Il Male ci attrae in maniera morbosa, è quasi piacevole osservarlo da lontano e sentirsi al sicuro, perché il Male di cui sentiamo parlare tutti i giorni ha dei contorni talmente sfumati che non lo percepiamo come reale o vicino a noi, lo vediamo lontano, astratto, estraneo. Eppure c’è, esiste, e non è un oscuro straniero dai contorni rarefatti, ma una figura reale che cammina con noi sulle strade della vita, una figura che assume fattezze umane ed è in grado di oltrepassare la soglia della televisione o del quotidiano.
Fatti di sangue e cronaca nera fanno audience, ormai è un dato di fatto, e la cosa non dovrebbe neanche stupirci più di tanto, dopotutto basta guardarci indietro per vederci tutti schierati in una piazza a fissare ipnotizzati un patibolo. Quando i condannati venivano torturati, scuoiati, bruciati e uccisi nelle pubbliche piazze si assisteva ad una sorta di festa collettiva, tutti accorrevano numerosi a vedere l’incarnazione del Male perire sotto i colpi della Giustizia, tutti, con la scusa di assistere ad un ipotetico trionfo del Bene sul Male, non riuscivano a resistere alla tentazione di guardare quest’ultimo negli occhi. Oggi è cambiato ben poco infondo: sono spariti patiboli ed esecuzioni pubbliche, ma i nostri occhi restano comunque sempre puntati sul colui o la colei di turno che incarna il volto del nostro odiato-amato Male.
Carlo Lucarelli si prepara ad accompagnarci in un viaggio attraverso i meandri più oscuri della mente criminale, quella dei serial killer, quella dove si annida quel Male che tanto non riusciamo ad ignorare. Torna dunque Profondo Nero dopo lo straordinario successo avuto la scorsa estate, e, come sempre, ci aspetta sul canale 118 di Sky (Crime+Investigation) alle 22:55 con cinque nuovi appuntamenti a partire dal 14 giugno.
Come ormai è consuetudine, i casi di cronaca che verranno affrontati non si concentreranno solo sulle vittime, ma daranno (ampio) spazio anche ai carnefici, i veri protagonisti delle vicende narrate, dei quali non verrà risparmiato nessun aspetto della vita e della storia, così da far penetrare meglio lo spettatore nelle profondità oscure della loro mente per scovarne i segreti, ed esplorare i suoi angoli più oscuri.
Nella prima puntata di Profondo Nero 2, Lucarelli ci racconterà il caso del “mostro di Firenze”, la celebre vicenda che ha occupato un ventennio della storia italiana, dal 1968, quando venne compiuto il primo duplice omicidio fino al 1985, quando l’ignoto killer firmò l’ultimo. Fu in occasione di queste spaventose vicende che in Italia, per la prima volta, si usò la definizione “serial killer”. La Procura di Firenze, però, decretò che il cosiddetto “mostro” non era una sola persona ma una “trinità” costituita da Pacciani, Vanni e Lotti, i tristemente noti “compagni di merende”, una “trinità” però di infimo livello, che rispondeva necessariamente (o probabilmente) ad “un’entità” nettamente superiore. Ma camminando per i sentieri tortuosi della cronaca nera del nostro Paese incontreremo anche altre vicende che hanno tracciato cicatrici profonde nella memoria collettiva, vicende come quella di Wilma Montesi, la giovane donna che vantava amicizie molto, molto importanti, rinvenuta cadavere l’11 aprile 1953 sulla spiaggia di Torvaianica apparentemente morta per un malore. Ed è sempre sugli stessi sentieri che incontreremo Ermanno Lavorini, morto a soli 12 anni nel 1969, una vicenda che fece scandalo poiché per la prima volta tra le ipotesi di reato emersero con forza quella della pedofilia e quella dell’omosessualità, rivelatesi poi entrambe prive di fondamento, una vicenda che tra insabbiamenti e depistaggi vedrà la sua giusta conclusione solo nel 1977.
E poi due storie di donne: Rina Fort e Franca Viola. La prima è la protagonista di un celebre delitto nel secondo dopoguerra: uccise la moglie ed i tre figli del suo amante. Conosciuta meglio come la “Belva di via San Gregorio“, venne condannata all’ergastolo e poi, successivamente, dopo aver scontato trent’anni, ottenne la grazia nel 1975. La seconda è Franca Viola, una diciassettenne che nel 1965 venne rapita, segregata e costretta a subire violenza sessuale per otto giorni, e vanta il primato di essere la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore, dunque un simbolo di crescita civile e dignità.
Storie di morte e violenza, storie oscure scritte da mani che impugnavano armi al posto di penne, storie vergate con sangue invece che inchiostro. Profondo Nero 2 racconta il Male, e non solo per il gusto morboso di farlo, ma per ricordarci che non è un concetto astratto o un personaggio televisivo, il Male c’è, esiste, e tutti possono incontrarlo, persino noi che ne siamo tanto attratti.
Paura eh?
Vai alla home page di LineaDiretta24