Cantona – The King. Novità in libreria
“Cantona. The King”, questo è il titolo del libro di Andrea Romano che verrà presentato il prossimo mercoledì 8 giugno alla Libreria l’Argonauta di Roma. Un libro originale, nella struttura e nella narrazione, che da un fatto di cronaca, il famoso calcio di kung-fu dato da Cantona a un tifoso del Crystal Palace, costruisce un romanzo, immaginando i pensieri di Cantona stesso, di Alex Ferguson, e costruendo un divertente e inedito, almeno nel panorama della letteratura dedicata al calcio, romanzo. Perché di libri che raccontano le storie con piglio giornalistico, riportando semplicemente i fatti con minuzia di particolari, ce ne sono tanti. Ma per King Eric probabilmente non sarebbe potuto bastare. Cantona è stato un campione straordinario ma anche un personaggio molto particolare. Di quelli che vengono odiati o amati alla follia. E traspare chiaramente dal libro di Romano, l’amore che l’autore prova per il genio transalpino. Un amore quasi mistico, quasi religioso, che l’autore non nasconde affatto, anzi rivendica.
I fatti sono conosciuti, non c’è bisogno di raccontarli nuovamente. Ci limitiamo a ricordarli brevemente. Durante il primo tempo di Crystal Palace-Manchester Utd, Cantona viene sistematicamente fermato irregolarmente dal suo avversario senza che l’arbitro faccia nulla. Cantona protesta e si innervosisce. All’inizio della ripresa non ne può più, scalcia il suo marcatore e l’arbitro lo espelle. Mentre sta uscendo dal campo un tifoso del Palace gli urla qualcosa (al riguardo ci sono diverse versioni), e Cantona lo aggredisce. Non s’era mai visto nulla di simile. Ne segue uno scandalo. Anche perché Cantona non è nuovo a intemperanze simili. Ma proprio per la particolarità del personaggio, talentuoso e sbruffone, con un caratteraccio ma un carisma immenso, quella che poteva essere la sua fine si trasforma in parte del suo mito. Ne esce rafforzato e quando, dopo una lunga squalifica, tornerà in campo, sarà ancora più forte e amato di prima. La storia ruota tutta attorno a quel momento. Il momento in cui l’idolo sarebbe potuto cadere dal suo piedistallo diventa improvvisamente più forte, più amato. Il libro parla di quel momento, del momento prima e del momento dopo. Del ritorno, da vero re e della frase in conferenza stampa, dedicata ai giornalisti, che lo renderà ancora più mito, ancora più unico, ancora più un amabile sbruffone: «Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine».
Del resto Cantona era così. Un campione, certo. Un campione dotato di una classe cristallina e una fantasia fuori dal comune. Ma ciò che lo ha reso così speciale, così unico e così amato nel panorama calcistico mondiale, non solo dai suoi tifosi, è stato anche il suo caratteraccio. Caratteraccio che lo portò ad avere un rapporto poco felice con la Nazionale, dove quando giocò lo fece alla grande ma dove gli allenatori spesso non lo convocavano, perché era ingombrante, perché avrebbe avvelenato lo spogliatoio. La Francia poi senza di lui vinse lo stesso, il Manchester Utd invece no. L’anno della sua squalifica i diavoli rossi non vinsero nulla, ricominciarono appena tornò. E nel libro è evidente quanto fosse consapevole di ciò il suo allenatore e mentore Ferguson, che lo difese sapendolo indifendibile, che lo volle a ogni costo sapendo che con lui si sarebbe vinto anche se fosse stato difficile da gestire. Due personaggi estremamente diversi, ma complementari, tra i quali si creò una magica alchimia che permise alla squadra di raggiungere i successi che poi ha ottenuto. Cantona era presuntuoso, stava in campo con la strafottenza di chi pensa, anzi sa, di essere il migliore. Colletto della maglietta alzato, braccia larghe e riusciva a fare quello che gli altri nemmeno riuscivano a pensare. Certo, era una squadra di campioni. Ma i tifosi hanno bisogno anche d’altro che della classe, per amare un giocatore. E gli idoli sbagliati, gli idoli con qualche pecca, vedi Maradona, sono amati ancora di più. Smise giovane Cantona, ad appena 30 anni, lasciando al massimo dello splendore. Lasciando dietro di sé una scia di nostalgia tra i tifosi del Manchester e tra tutti gli amanti del pallone. Ma a lui sono stati dedicati film, libri, spettacoli e anche quadri. E anche oggi, con la barba sale e pepe e lo sguardo spocchioso e stralunato, continua a essere amato, continua a essere un personaggio. Continua a essere “The King”. Appuntamento mercoledì 8 giugno alla Libreria l’Argonauta in Via Reggio Emilia a Roma.
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