Mattarella a Lampedusa omaggia la “Porta d’Europa”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Lampedusa ieri per inaugurare il “Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo” e per visitare la “Porta d’Europa”, la scultura dell’artista Mimmo Paladino, che simboleggia la porta d’accesso all’Europa situata vicino al principale porto dell’isola siciliana.
Mattarella si è fermato per alcuni istanti a contemplare la “Porta d’Europa” ed ha deposto una corona fiori al molo Favarolo, in ricordo dei tanti migranti vittime del mare e del traffico di esseri umani, prima di visitare nel museo la mostra dedicata a tutti coloro che sfidano il mare nel tentativo di raggiungere l’Europa.
“Lampedusa è la porta d’Europa, è la base per ponte tra i continenti” ha detto Mattarella, e con questa consapevolezza il capo dello Stato ha voluto recarsi nella piccola isola Pelagia, per testimoniare il sentimento di profonda riconoscenza del nostro paese verso Lampedusa ed i suoi abitanti, per quanto hanno fatto negli ultimi anni trovandosi in prima linea sul fronte dell’ accoglienza ai migliaia di migranti disperati, che giungono dall’Africa ogni giorno in quest’isola alla ricerca di un futuro migliore.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inaugurato il Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo dichiarandosi infatti grato ed orgoglioso di Lampedusa: “La vera ragione per cui sono qui è quella di dire ai lampedusani che l’Italia è orgogliosa di Lampedusa.Il senso di umanità e di civiltà che i cittadini lampedusani continuano a manifestare è straordinariamente amorevole”.
Mattarella ha inoltre spiegato:”L’Italia e l’Europa sono riconoscenti a Lampedusa per le vite salvate, per l’accoglienza e per la prima assistenza. Lampedusa ha offerto alle persone che sono approdate qui, il volto migliore d’Europa”.
Mattarella durante la sua visita è stato accolto calorosamente da tantissimi bambini che con molti palloncini colorati gli hanno dato il benvenuto, inoltre ha incontrato la poliziotta che si è presa cura di una sfortunata neonata africana, Favour, di nove mesi, giunta orfana e sola a Lampedusa, dopo che la madre, originaria del Mali, è morta durante la pericolosa traversata del Mediterraneo. Il presidente della Repubblica ha ricordato nel suo discorso la piccola Favour, ed ha definito la bambina ormai “necessariamente italiana”.
Il presidente ha inoltre colto l’occasione della visita all’isola per affrontare il tema delle periferie: “Lampedusa viene spesso definita periferia, è un termine che andrebbe abolito. Non esistono periferie. Il nostro paese, come qualsiasi altro paese, è fatto da tanti centri, tutti parimenti importanti. Tutti parimenti decisivi per la storia del nostro paese. Occorre garantire loro condizioni di vita che siano le stesse dei grandi centri urbani. Questo richiede impegno e in questo Lampedusa ha diritto all’aiuto e avrà tutto l’aiuto necessario.”