Stilista impiccata a Milano: è giallo
La stilista Carlotta Benusiglio, 37 anni, è stata trovata impiccata ad un albero martedì scorso all’alba in piazza Napoli a Milano. Si ipotizza un suicidio ma la famiglia rifiuta categoricamente questa ipotesi. La sorella Giorgia:”Carlotta non l’avrebbe mai fatto!”
La giovane stilista è stata ritrovata verso le 6 del mattino da un passante. L’ uomo dopo aver visto il corpo impiccato ad un albero ha immediatamente telefonato al 112. Gli agenti del commissariato di Polizia di Porta Genova hanno trovato la ragazza con una sciarpa stretta intorno al collo, ma stranamente i piedi della donna toccavano ancora terra. Carlotta Benusiglio negli ultimi mesi si era recata al pronto soccorso più volte per farsi medicare a seguito di violenti litigi col fidanzato, con cui aveva una turbolenta relazione da un paio d’anni e che recentemente aveva anche denunciato per lesioni.
I primi esiti dell’autopsia indicherebbero lo “strangolamento per impiccagione” come prima causa del decesso. Non ci sarebbe alcun segno di lesioni o colluttazione sul cadavere quindi non sarebbero evidenti segni dell’intervento di terzi sul corpo di Carlotta.
La Procura di Milano ha comunque deciso di vederci chiaro in questo strano suicidio, ed ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti. L’iscrizione è un fatto tecnico per consentire le indagini coordinate dai pm Alberto Nobili e Antonio Cristillo e condotte dalla Squadra mobile insieme al commissariato di Porta Genova. Le modalità del suicidio infatti sarebbero molto lontane dalla personalità della vittima, che era una donna molto riservata, e la famiglia non sa spiegarsi il perchè di un tale gesto, ma sopratutto il fatto che sia avvenuto così in una pubblica piazza.
“Non credo assolutamente che mia sorella si sia suicidata. Non lo avrebbe mai fatto e soprattutto, vista la sua riservatezza, mai a due passi da casa, usando un albero in una piazza. Per assurdo avrebbe potuto farlo usando il soppalco. Io e la mia famiglia vogliamo la verità. Del fidanzato non voglio parlare, noi eravamo contrari per precisi motivi alla relazione”.
Questa è stata la dichiarazione della sorella della vittima all’ANSA, Giorgia Benusiglio, nota testimonial antidroga attiva a Milano e autrice del libro “Vuoi trasgredire? Non farti!”
La ricorda la sorella Giorgia Benusiglio: “Aveva mille progetti, era un’artista, era appena tornata da Venezia dove era stata per una festa di addio al nubilato in cui aveva disegnato e realizzato l’abito da sposa per un’amica. Mia sorella stava bene, era serena. L’ultima che l’ha sentita è stata mia madre, il lunedì alle 11 di sera. Si sarebbero dovute vedere insieme per mangiare a pranzo proprio martedì. E una madre sente se la figlia sta bene o no.” Infine pare che a giorni dovesse venire a trovarla un’amica dall’Argentina che non vedeva da sei anni. “Insomma”-conclude Giorgia-” non è il comportamento di chi vuol farla finita.”
La morte di Carlotta pare quindi un gesto inspiegabile agli occhi di chi la conosceva, e che la ricorda come una ragazza vitale e gioiosa che dopo anni di gavetta, stava realizzando finalmente il suo sogno di diventare stilista.
Intanto le indagini stanno proseguendo su tutti i fronti: perciò sono già in corso esami tossicologici, esami del dna e anche l’analisi delle riprese delle telecamere della zona. La procura ed i familiari dalla stilista sono determinati a fare chiarezza su questo giallo.