China e caffè: i nudi femminili di Bato

Una voce in sala recita l’Ode al vino di Neruda mentre Bato dipinge. Un vernissage unico nel suo genere, tutto dedicato al vino e alle sue suggestioni, ha accompagnato l’inaugurazione della mostra Nudi Femminili del noto artista romano. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico con ingresso libero dal 9 novembre al 4 dicembre prossimo.

Inimitabile il tratto, unica la tecnica: con china e caffè Bato ha realizzato in occasione della sua ennesima personale una ventina di opere ad elogio del corpo femminile. Il caratteristico timbro essenziale e deciso delinea questa volta i profili sinuosi di donne assorte, sdraiate e genuinamente scomposte nella solitudine dei loro pensieri, ma mai sgraziate. Le donne di Bato sono spontaneamente seducenti, serene se avvolte da linee morbide e gentili, irrequiete se definite da un tratteggio tortuoso e frastagliato. Volutamente lontano dai lustrini dell’arte contemporanea cosiddetta “ufficiale”, l’artista e scenografo romano, classe 1977, è impegnato da anni nel progetto BATO and Smoker’s Hot Club, realizzato in collaborazione con Alessandra Lenzi. {ads1}

L’iniziativa nasce dall’ incontro tra la sua sensibilità artistica e le suggestioni della musica Jazz e lo vede artefice di affascinanti performance di Live Painting che richiamano ogni volta un pubblico numerosissimo e attento. La serata inaugurale dell’esposizione è stata una nuova occasione per la realizzazione di opere “in diretta” sotto la guida di antiche melodie e reading poetici. I versi di Neruda, Alceo, Parini e Goethe inneggianti a San Martino hanno orientato la mano dell’artista, coinvolgendo i presenti un’ atmosfera magica e inebriante che solo le linee sinuose di un corpo femminile e un calice di vino sanno suscitare. L’esposizione è ospitata da La Maison des Artistes, affermata realtà culturale romana che ha da poco trasferito il proprio laboratorio di arte e artigianato dal quartiere di San Lorenzo a Rione Monti: una vera e propria fucina di talenti in cui sarà possibile ammirare, oltre ai lavori di Bato, opere di artisti-artigiani provenienti da tutto il mondo, dalla Grecia alla Cina. Curatrice della mostra Alessandra Lenzi.

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