Copa America 2016: Gruppo D
La Copa America 2016 Centenario vedrà le due finaliste della precedente edizione incontrarsi fin dalla prima fase nel Gruppo D. Parliamo del Cile e dell’Argentina, le principali candidate al passaggio del girone che include anche Bolivia e Panama. Ma attenzione, perché ieri è stata diffusa la notizia di una presunta minaccia argentina di disertare la Copa America 2016 per protesta. Siamo convinti che tutto ciò alla fine non accada, ma in ogni caso la notizia ha creato un certo scalpore. A prescindere da questo, ci andiamo a studiare nel dettaglio le quattro squadre del Gruppo D della Copa America 2016.
L’Argentina è da anni una delle principali candidate alla vittoria a ogni competizione. Puntualmente però, per un motivo o per un altro, l’Albiceleste torna a casa a bocca asciutta. La Copa America 2016 sarà un’occasione d’oro per smentire questo tabù che coinvolge l’intera nazione e, di conseguenza, anche Leo Messi, che finora non è riuscito a portare titoli importanti in patria pur avendone collezionati tantissimi con il Barcellona.
L’anno scorso l’Argentina fu battuta in finale dal Cile ai rigori. Sconfitta che gli ha impedito di mettere le mani su un titolo che l’Albiceleste non vince dal lontano 1993, ai tempi del giovane bomber Batistuta, per capirci. Quest’anno invece non vuole fare sconti, puntando tutto sui suoi fenomenali attaccanti. Oltre a Leo Messi infatti, El Tata Martino potrà contare su Gonzalo Higuain, Angèl Di Maria e Sergio Aguero. Niente male, a patto che il Ct dell’Argentina riesca a trovare il giusto equilibrio tra i reparti. A cospetto di un attacco formidabile infatti, troviamo una difesa poco solida. Roncaglia, Otamendi e Rojo hanno grandi potenzialità, ma non assicurano quella solidità che serve a una squadra verosimilmente sbilanciata in avanti. A fare la differenza infatti, teoricamente dovrebbe essere il centrocampo: Mascherano potrebbe essere spostato in difesa per i motivi di cui sopra, mentre Biglia e Banega hanno il compito di smistare il pallone. Considerando che gli altri centrocampisti sono Pastore, Lamela, Kranevitter e Augusto Fernandez, pensiamo che, alla lunga, questa squadra non riesca a mantenere il giusto equilibrio tra i reparti.
Il Cile detiene la Copa America 2015 e per questo motivo non possiamo far finta che non sia una delle principali candidate alla fase finale. Rispetto all’anno scorso, sulla panchina del Cile, il Ct Sampaoli ha lasciato il posto a Juan Antonio Pizzi, alla guida della squadra da appena due partite. Dalle prime uscite abbiamo potuto notare che il nuovo allenatore punterà su un gruppo già consolidato, le cui colonne portanti sono inevitabilmente Arturo Vidal, Sanchez e Medel. La nazionale cilena proporrà un 4-3-3 pronto a trasformarsi in corsa in un 4-2-3-1, con Sanchez serio candidato per diventare il miglior marcatore della storia del Cile nel caso raggiungesse le 37 reti in nazionale (31 i gol segnati finora dalla punta dell’Arsenal). Scongiurando eventuali incidenti di percorso derivanti dall’imminente cambio di allenatore, il Cile ha la compattezza giusta per arrivare alle fasi finali della Copa America 2016.
BOLIVIA
Considerando le avversarie che la Bolivia è destinata ad affrontare, difficilmente questa squadra sarà in grado di candidarsi per le prime due posizioni del Girone D della Copa America 2016. Sono lontani i tempi in cui, nel 1963, la Bolivia vinse la sua prima e ultima Copa America della storia. Quest’anno i boliviani potranno partecipare a questa competizione senza alcuna pressione addosso, tentando di portare a proprio vantaggio le poche aspettative che, al contrario, potrebbero giocare un brutto scherzo al Cile a all’Argentina. Si preannuncia un 4-4-2 votato al contropiede per sfruttare la velocità e la fantasia di Arce, anche se in molti segnalano l’attaccante Bruno Miranda, classe ’98, tra i più giovani partecipanti della Copa America 2016.
PANAMA
Il Panama è la squadra esordiente di questa competizione, partecipazione ottenuta con un’esaltante 0-4 ai danni di Cuba ai playoff. Il commissario tecnico Gomez nel 1996 fu eletto miglior allenatore del Sud America precedendo molti altri allenatori più famosi di lui, ma le sue capacità difficilmente influiranno sulle sorti del Panama. Nel corso del suo biennio, Gomez ha schierato quasi sempre un classico 4-4-2, che in alcuni casi tenderà a trasformarsi lasciando una sola punta davanti, a vantaggio di un centrocampo più folto. Per il resto, Gomez potrà contare principalmente su una carta jolly: il trentaquattrenne Luis Tejada, storico bomber del Panama che potrebbe essere schierato a partita in corso in caso di necessità.
Alla fine dei conti, per quanto riguarda il Girone D della Copa America 2016, prevediamo uno scontato duello tra Argentina e Cile, vinto dalla squadra che meglio saprà compensare i propri punti deboli: l’equilibrio tattico per l’albiceleste e le poche partite disputate con il nuovo allenatore per il Cile. Nonostante il gap tecnico tra le due squadre, non ci stupiremmo se l’Argentina si piazzasse seconda.
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Twitter: @Alex Marino