Copa America Centenario: gruppo A
Il prossimo 3 giugno inizierà la Copa America: al Levi’s Stadium di Santa Clara, in California, si terrà Stati Uniti-Colombia, la partita inaugurale della quarantacinquesima edizione della Copa America definita del “Centenario” in quanto la prima edizione risale, appunto, al 1916. A qualificarsi per il torneo sono state 16 squadre che saranno divise in 4 gironi. Vediamo le squadre che compongono il girone A.
COLOMBIA
La Colombia è una delle squadre più interessanti della Copa America piena com’è di giocatori di altissimo profilo che giocano in club prestigiosi a livello internazionale. Innanzitutto c’è una novità: la nuova divisa ufficiale di questa edizione della Copa America, e che è stata presentata a marzo, è bianca! La cosa ha stupito non poco i tifosi che sono abituati da sempre a vedere i propri calciatori indossare una maglietta di colore giallo. Contrariati sì, ma se ne faranno una ragione. Dei 23 calciatori convocati dal commissario tecnico José Pekerman solo in nove giocano nel campionato colombiano, due in quello argentino e quattro in Messico. Gli altri sono in Europa e giocano in club di primo livello come James Rodriguez fresco campione d’Europa col Real Madrid. Poi c’è Cuadrado della Juve, Murillo dell’Inter, i “milanisti” Zapata e Bacca, Sànchez dell’Aston Villa, il portiere Ospina dell’Arsenal e il difensore Arias che gioca in Olanda col PSV. Insomma Pekerman è messo discretamente bene in tutte le zone del campo e, anche se il girone non si presenta proprio facilissimo, a partire dalla partita inaugurale contro i padroni di casa, i “cafeteros” si sapranno difendere.
STATI UNITI
Il tecnico della squadra che fa gli onori di casa, Jürgen Klinsmann, ha reso note le convocazioni il 21 maggio scorso: il capitano della squadra sarà Michael Bradley, centrocampista di grande esperienza (pur non avendo ancora compiuto trent’anni) che ha giocato sia nel campionato inglese che in quello tedesco prima di vestire le maglie di Chievo e Roma. Molti giocatori militano in squadre europee: in totale quattro in Inghilterra, altrettanti in Germania e poi uno rispettivamente in Francia, Norvegia e Scozia ma alcuni di questi sono giovani e poco utilizzati dai club di appartenenza e due di loro sono portieri. Per cui il nucleo essenziale è costituito da calciatori che militano nel campionato domestico. La nazionale americana è alla perse con un momento di crisi, dovuto a un cambio generazionale difficile, da cui il tecnico deve far uscire la sua squadra; gli USA ottennero il loro miglior piazzamento nella classifica FIFA per nazionali nel 2006 con un quarto posto. Dopo soli sei anni la nazionale a stelle e strisce è precipitata al 36° posto (il peggior ranking di sempre) e tutt’ora è appena trentaquattresima. Klinsmann e i suoi giocatori dovranno ben figurare davanti al pubblico domestico se vogliono risalire la china.
COSTARICA
Altra formazione attesa e possibile protagonista di questa Copa America è quella allenata da Oscar Ramírez. Cosa combineranno i centroamericani? Ricordiamo che, seppur con un altro commissario tecnico, la formazione è più o meno quella che ha disputato gli ultimi mondiali con risultati strepitosi. Inserita come Cenerentola nello stesso girone di superpotenze del calcio come Italia, Inghilterra e con la bruttissima compagnia dell’Uruguay, il Costarica finì addirittura prima nel girone. Poi arrivò fino ai quarti, eliminata ai rigori dall’Olanda. Le stelle non mancano come Navas, il portiere vincitore della Champions League col Real Madrid, o i due leader di questa squadra come Celso Borges del Deportivo la Coruna o il capitano Bryan Ruiz in forza allo Sporting de Lisboa o l’interessante Campbell dell’Arsenal. Sapranno ripetere la performance dei mondiali brasiliani?
PARAGUAY
Il commissario tecnico Ramón Ángel Díaz, ex attaccante argentino, che chi ha l’età giusta ricorda aver passato la parte migliore della propria carriera in Italia tra Napoli, Avellino, Fiorentina e Inter, ha reso note, i primi giorni di maggio, le convocazioni dei calciatori che rappresenteranno il Paraguay e subito dopo averlo fatto le ha dovute rifare, almeno in parte, a causa di tre infortuni che hanno colpito la rosa, il peggiore dei quali riguarda l’attaccante più prolifico della storia della nazionale paraguaiana, nonché autentica bandiera della squadra cioè Roque Santa Cruz, ex Bayern Monaco e Manchester City. Díaz ha convocato un’autentica squadra transnazionale in cui solo quattro calciatori giocano nel campionato paraguaiano, due dei quali sono il secondo e il terzo portiere … Il resto lo è andato a recuperare in giro per il mondo, soprattutto nel campionato argentino, in quello messicano e poi dalla Germania, Inghilterra (Iturbe ex Roma), Stati Uniti, Spagna, Italia (Piris dell’Udinese), Ucraina, Olanda, Svizzera, Brasile e Cile.
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