Salvatore Girone è partito ieri da New Dehli a bordo di un aereo della Etihad diretto ad Abu Dhabi e sbarcherà a Ciampino attorno alle 18 di oggi per essere accolto dal ministro degli Esteri Gentiloni e da quello della Difesa Pinotti. Il fuciliere di marina italiano aveva ricevuto giovedì l’autorizzazione da parte della Corte Suprema Indiana di lasciare provvisoriamente il paese, accompagnato dall’ambasciatore Lorenzo Angeloni.

I giudici indiani hanno imposto alcune condizioni per tale rilascio: presentazione di garanzie da parte sua e dell’ambasciatore italiano; l’obbligo di consegnare il passaporto alle autorità italiane; l’obbligo di firmare la presenza ogni mercoledì presso un commissariato di polizia; divieto di entrare in contatto con altre persone coinvolte nell’incidente della petroliera Enrica Lexie; l’obbligo per il governo italiano di informare l’India con una nota verbale ogni tre mesi sulla sua situazione ad iniziare dal 1° settembre.

La nota vicenda dell’uccisione di due pescatori indiani avvenuta il 15 febbraio 2012 e della quale sono accusati Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sembra pertanto essere arrivata ad un momento di svolta. Le autorità italiane hanno espresso viva soddisfazione per la decisione della Corte Suprema Indiana ed il presidente Renzi ha annunciato dal Giappone – ove era impegnato per il G7 – che Salvatore Girone sarà presente a Roma il 2 giugno in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della repubblica italiana.

Grande gioia espressa anche dalla moglie del fuciliere “Non vedo l’ora di poter riprendere la vita di tutti i giorni: svegliarci al mattino insieme, fare colazione insieme, portare i figli a scuola insieme“.

Tra qualche giorno tornerà in Italia anche Argo, il Golden Retriever che la famiglia aveva fatto recapitare a New Dehli per tenergli compagnia.