Sedicenne stuprata da trenta uomini
Brasile, Rio de Janeiro: una sedicenne stuprata da trenta uomini. Si tratta di uno dei casi di violenza sessuale più orrendi degli ultimi anni: stando alle ricostruzioni degli inquirenti la ragazza, che si trovava a casa del fidanzato, sarebbe stata drogata per poi riprendere conoscenza due giorni dopo.
Erano in trenta, e sembra che appartenessero tutti ad una gang criminale che opera a Morro do Barão, favela della zona ovest di Rio: sono stati infatti emessi 33 mandati di cattura dalla polizia militare brasiliana. A questo orrore, se ne aggiunge un altro ancora più raccapricciante: gli aguzzini, non soddisfatti, si sono divertiti a riprendere l’accaduto con un cellulare e a metterlo in rete; non da meno è stata la risposta dei social: “550” mi piace e poi emoticon sorridenti e commenti che celebravano la violenza sulla minorenne. Insomma un grave campanello d’allarme che ci deve far riflettere su quanto la nostra cultura stia inevitabilmente degenerando. Ma per fortuna nei social esistono anche persone, che si sono dimostrate molto solidali con la sedicenne stuprata che ha voluto così ringraziare il pubblico del web: “vi comunico che mi hanno rubato il telefono, e ringrazio tutti per la solidarietà. Realmente credevo che mi avreste giudicata male“. Solidarietà anche da parte delle attiviste di cui si è fatta portavoce la cui presidentessa Dilma Vana Roussef dedicando alla vittima un tweet.
Dalle ultime notizie, trapela quella riguardante un sospettato implicato nella vicenda: il calciatore del Boavista Sport Club (squadra militante nel campionato brasiliano) Lucas Perdomo Duarte Santos, scoperto nell’aprile 2014 dall’ex milanista Clarence Seedorf. Perdomo era fidanzato con la vittima da oltre tre anni e, da quanto emerge dal racconto della ragazza, l’unico ricordo che serba di quella notte riguarda i momenti in cui si trovava nell’appartamento di lui. Ma ovviamente le indagini proseguono.