Cicciolina: Pannella? Trasgressivo come me

Cicciolina, al secolo Ilona Staller, si è recata venerdì alla Camera dei deputati per un estremo saluto all’amico e leader del partito radicale appena scomparso Marco Pannella la cui salma è stata esposta fino a ieri nella camera ardente allestita per lui a Palazzo Montecitorio. Marco Pannella è morto giovedì all’età di 86 anni,stroncato da un cancro, una lunga malattia che lo aveva colpito da tempo.

imagesL’ex pornostar ed ex parlamentare Ilona Staller ha reso omaggio al politico radicale che l’aveva portata in Parlamento negli anni ’80, e dopo aver deposto delle rose rosse sul feretro, si è anche commossa ed ha baciato sulla fronte il corpo esanime del compianto leader dei radicali.

Quando ha lasciato la Camera Ardente, Cicciolina è stata subito raggiunta dai microfoni dei giornalisti  dell’Ansa che l’hanno interpellata per un ricordo dello statista. La Staller ha colto l’occasione per lanciare una stoccata ai politici italiani:”Marco  non doveva morire così di Cancro, era un grande uomo ed un grande politico, io sono molto triste(…) Avrebbe meritato molto di più dai nostri politici, dal nostro vertice, non bisogna piangere ora sul suo feretro, avrebbero dovuto dargli un ministero, avrebbero dovuto nominarlo senatore a vita o Presidente della repubblica perchè no? E dico anche una cosa secondo me perchè Marco era come me una persona molto trasgressiva e la trasgressione non paga: non per niente neanche a me mi invitano Rai1, Rai2, Rai 3 sono proprio out! Perchè sono un personaggio probabilmente scomodo.”Staller_675-320x132

La Staller ha poi ricordato i suoi 5 anni in Parlamento al fianco di Pannella e le sue proposte di legge sulla prostituzione, sulle carceri e sui diritti degli animali.

Infine ai microfoni del Messaggero Cicciolina avrebbe lasciato un sentito ricordo del Pannella “privato” : “Viaggiamo insieme, a Lisbona, andammo a Parigi. A Budapest presentammo il partito transnazionale. In privato era una persona stupenda. A volte per scherzo lo sbaciucchiavo, lo chiamavo Cicciolino e lui rideva ma mi intimidiva. Più che a un padre potrei paragonarlo a un fratello maggiore…Un uomo onesto, controcorrente, che non ha mai rubato.”

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