Esenzione per il canone Rai, i consumatori denunciano: “incubo burocratico”

Scade oggi il termine ultimo per inviare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di esenzione per il Canone Rai. Solo poche ore, dunque, per evitare l’addebito sulle fatture elettriche a partire dal mese di luglio, purché si possiedano i requisiti necessari. La dichiarazione sostitutiva relativa all’ esenzione per il Canone Rai può essere presentata sia da chi non ha una televisione che da coloro che possiedono più utenze elettriche e vogliono comunicare su quale di queste dovrà essere addebitato il canone, evitando che venga messo in conto su tutte. La dichiarazione può essere inviata tramite il sito dell’Agenzia delle entrate, intermediari abilitati (caf e altri professionisti idonei), raccomandata a/r o in alternativa attraverso una casella di posta elettronica certificata (all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it).

Semplice? Non proprio: l’Unione dei consumatori denuncia l’impossibilità di ottenere chiarimenti per coloro che chiamano il numero preposto (848 800 444) del centralino dell’Agenzia a causa dei lunghi tempi d’attesa, oltre un’ora. Attesa che costa cara, dal momento che il numero è a pagamento. Ma non è tutto: “arrivato il proprio turno” – denuncia l’Unc – “scatta una vocina automatica che comunica che gli operatori sono tutti occupati e vi prega di richiamare più tardi. E a quel punto la linea cade”. Una situazione farsesca per i consumatori, che parlano di vero e proprio “rompicapo per indurre in errore o scoraggiare i contribuenti, costringendo a pagare anche chi ne è esentato”.

Ma secondo la Federconsumatori le cose non stanno così per tutti: “La solita Agenzia delle Entrate, che invece di facilitare la vita ai contribuenti la complica, e che non ha rafforzato il numero a pagamento 844800444 impossibile da raggiungere dopo lunghissime attese (60/70 minuti) con ripetute cadute di linea, mentre per diplomatici e militari stranieri (il cui termine scade lunedì 23 maggio), ha creato un modulo chiaro, con uno spazio per i primi, un altro per i secondi, per i normali vessati e tartassati cittadini ha redatto un modulo rompicapo difficile da comprendere”. L’Unione dei consumatori denuncia, inoltre, la violazione dei 60 giorni fissati dallo statuto del contribuente e non ancora trascorsi dalla pubblicazione del decreto Mise, chiedendo, pertanto una proroga di qualche giorno per fare chiarezza e poter garantire una corretta informazione a tutti quei contribuenti che abbiano diritto all’esenzione per il canone Rai.

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Twitter: @JoelleVanDyne_