Roma – E’ accaduto in un campo nomadi sulla Prenestina, all’interno di una baracca fatiscente, dove una ragazza 26enne è stata sequestrata e violentata per tutta la notte dai suoi aguzzini. L’incubo peggiore di ogni donna, quello di dover subire uno stupro, quello di vedersi negare il diritto alla vita. Le indagini sono ancora aperte, finora i carabinieri hanno proceduto all’arresto di un cittadino romeno, sospettato di essere uno degli aguzzini, mentre si cerca ancora un complice. La ragazza, cercando di ricostruire tutta la dolorosa vicenda, avrebbe detto alle Forze dell’Ordine di essere stata sequestrata da due uomini, mentre si trovava nei pressi di casa sua, vicino Via Teano (Prenestina), e di essere stata portata in una baracca dai suoi aguzzini, che l’avrebbero violentata più volte durante tutta la notte. Soltanto la mattina seguente, alle prime luci dell’alba, la giovane sarebbe riuscita a divincolarsi e a fuggire, poiché gli stupratori si erano ubriacati. Una volta arrivata sulla strada, la giovane avrebbe chiesto aiuto ad un uomo che passava di lì, recandosi immediatamente presso una Caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia.

Il padre della ragazza ha scritto una lettera, nella quale ha cercato di descrivere l’intera vicenda, le violenze cha sua figlia è stata costretta a subire, e l’ha fatto affinché la potessero leggere tutte le famiglie della zona, invitando la gente del quartiere a partecipare ad una manifestazione prevista sabato alle 16,00. Si manifesterà contro lo stupro, contro il degrado di certe zone limite, di certi quartieri dimenticati da Dio e dalla giustizia. E’ accaduto ad una giovane donna, così come può succedere a chiunque, in qualsiasi momento, nessuno è al sicuro. Roma non è solo il centro, Piazza di Spagna, Piazza Navona, Rione Monti, Prati e Parioli. Roma è anche la provincia, la borgata, dove comunque, ci vivono donne, uomini, bambini, che hanno gli stessi diritti di chi spesso ha solo la fortuna, e non certo il merito, di vivere nei quartieri “alti” e controllati.

 

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