Europa League: sarà Siviglia – Liverpool
Questo è il verdetto delle due sfide di ieri che vedevano contrapposte Villareal e Liverpool da un lato e Shakhtar Donetsk e Siviglia dall’altro: il 18 maggio al St. Jakob-Park, in quel di Basilea, Liverpool e Siviglia si giocheranno l’Europa League edizione 2015-2016. Possiamo tranquillamente dire che sia gli inglesi sia gli andalusi hanno meritato il passaggio del turno per ciò che hanno fatto vedere ieri, nella partita decisiva.
SIVIGLIA– Festa grande ieri allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán di Siviglia: Unai Emery Etxegoien ce l’ha fatta di nuovo e porta per il terzo anno consecutivo la sua squadra in finale di Europa League. Un primato che si accompagna a quello già messo in bacheca dalla squadra andalusa di 4 titoli nella competizione continentale. La partita è stata gradevole e pur se non giocata a ritmi vertiginosi come spesso accade di vedere in questo tipo di gare, le due compagini hanno mostrato idee chiare e abilità sufficienti a metterle in campo. Questo almeno nel primo tempo. Il Siviglia entrato in campo forte del positivo pareggio per 2-2 ottenuto in trasferta nella partita di andata è sceso in campo tranquillo e da subito ha cercato di essere propositivo. Gli ucraini, dal canto loro, non hanno lasciato fare tenendo abbastanza bene il campo, pressando bene e cercando di portare in alto il baricentro della squadra. L’equilibrio si spezza dopo meno di 9 minuti: Malyšev, uno dei difensori centrali dello Shakhtar, liscia uno stop semplicissimo permettendo a Gameiro, che lo stava pressando, di involarsi verso la porta e segnare il gol dell’1-0. Così è iniziata una nuova partita con gli uomini di Lucescu costretti a segnare due gol. Gli ucraini si sono proiettati all’attacco con maggior insistenza mentre il Siviglia, pur subendo un po’, ma solo un po’, non solo è riuscito a impensierire gli avversari con veloci ripartenze ma anche con una buona gestione del possesso palla. Lo Shakhtar così riesce a pareggiare ma solo negli ultimi minuti del primo tempo, addirittura in contropiede, e si va al riposo sul risultato di 1-1. Nel secondo tempo bastano due minuti al Siviglia per portarsi di nuovo in vantaggio: di nuovo in contropiede e proprio a tagliare le gambe allo Shakhtar che sembrava essere entrato in campo molto deciso. La partita rimane piacevole con entrambe le squadre che riescono a fare gioco e breccia nella difesa avversaria pur senza combinare niente di eclatante sotto porta. Ci pensa quindi Mariano Ferreira a chiudere la partita al 58′ di gioco con un bel tiro da fuori area di esterno destro a rientrare sul secondo palo: 3-1 e buonanotte. Mentre il mister Lucescu rimane compassato come sempre, nella buona come nella cattiva sorte, Emery a bordo campo sembra posseduto e forse lo è, dato che l’impresa dell’ennesima qualificazione per la finale del torneo continentale ha un enorme valore. A Basilea gli andalusi troveranno il Liverpool e lì le cose saranno un pelo più difficili.
LIVERPOOL– Per i Reds la parola d’ordine è: niente errori. Ad Anfield Road gli inglesi devono rimontare lo svantaggio della partita d’andata che hanno perso per 1-0. In questi casi la cosa peggiore è prendere un gol, così tocca attaccare e farlo con decisione ma senza lasciare spazio agli avversari e cercando di mantenere la propria porta inviolata. Un compito difficile quello che tocca a Jürgen Klopp e ai suoi giocatori. Per non sapere né leggere né scrivere Marcelino, il tecnico del Villareal, mette in campo i suoi con un bel 4-4-2 molto compatto con due linee strette in modo da cercare di non lasciare spazio nella propria trequarti campo e, perché no, cercare qualche contropiede che potrebbe essere letale. I calcoli del tecnico iberico stavano quasi per riuscire e da subito visto che, in meno di 60 secondi, il Villareal ha ben due occasioni da gol, al 4′ ed al 5′ di gioco. Ma ciò che Klopp ha chiesto ai suoi è esattamente ciò che chiede da sempre il caldissimo pubblico di Anfield: veemenze dal primo all’ultimo di gioco. E così, rimessa la palla in campo, al 6′ arriva il primo gol del Liverpool. Un gol di “confusione” (una incolpevole autorete di Bruno Soriano) ottenuto proprio grazie all’arrembante manovra offensiva dei Reds. Insomma un inizio intensissimo che lascia presagire un partitone che è esattamente ciò a cui abbiamo assistito. Nella bolgia in cui si ritrovano gli spagnoli non rinunciano a giocare a calcio ma troppo spesso si ritrovano schiacciati nella propria area di rigore. Alla fine del primo tempo, nonostante il ritmo vertiginoso, ci si arriva col punteggio di 1-0. Nella ripresa è sempre il Liverpool a fare la partita, il Villareal si limita al contropiede e a evitare che gli inglesi sfondino per vie centrali: i cross dal fondo non aiutano il Liverpool dato che i suoi attaccanti non sono proprio dei colossi. Al 20′ grazie a un’azione quasi casuale Sturridge si ritrova a tu per tu col portiere iberico e lo infilza: 2-0 e Villareal virtualmente eliminato. Marcelino fa la sua mossa: un attaccante per un attaccante, niente di nuovo quindi sotto al sole e spagnoli che cercano di limitarsi a segnare quel gol che da solo metterebbe fine al sogno del Liverpool. Invece niente, dopo una manciata di minuti la compagine valenciana rimane in dieci per l’espulsione di Victor Ruiz e incassa anche il 3-0 che chiude definitivamente l’incontro. Il Villareal è sembrato rinunciatario e pur se potrebbe recriminare per un rigore che effettivamente c’era, questo non avrebbe comunque cambiato il risultato.
La gran finale del 18 maggio sarà quindi Siviglia – Liverpool e sarà, molto probabilmente, una bellissima partita in cui, forse, volendo azzardare scioccamente un pronostico, a essere favorita è a nostro avviso la squadra inglese.
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