Cesare Battisti conferenziere sul ‘diritto di vivere’: scatta la polemica sul web

Cesare Battisti diventa insegnante per un giorno. Il pluriomicida, con una condanna all’ergastolo in Italia e latitante ormai da molti anni, è stato invitato a tenere una conferenza in una delle università più prestigiose del Brasile, Università Federale di Santa Catarina a Florianopolis. In più per la sua testimonianza, l’ex militante dei Proletari armati per il Comunismo riceverà un compenso di 500 euro.

La data in cui si dovrà tenere la conferenza di Battisti non è stata ancora fissata, ma fa parte di un forum giunto alla sua sesta edizione organizzato dall’università brasiliana. ‘Chi ha il diritto a vivere’, è il titolo e l’argomento su cui verterà l’intervento del latitante italiano e come ha dichiarato ad un noto quotidiano brasiliano Paulo Lopes, organizzatore del seminario, la scelta è ricaduta proprio su Cesare Battisti per dare voce agli esiliati e agli imprigionati. Per il suo ruolo di docente per un giorno, l’ex militante riceverà un compenso di 1.500 real, 500 euro, stanziati direttamente del ministero dell’Educazione brasiliano, infatti l’Università di Santa Catarina è un istituzione pubblica, la terza migliore nel Paese.
Dopo che è uscita la notizia che Battisti terrà questa conferenza, e in più a pagamento, sulla rete si sono scatenate le polemiche. Su Twitter sono stati moltissimi i commenti di italiani indignati che puntano tutti l’attenzione sulla beffa che un pluriomicida terrà una lezione sul ‘diritto di vivere’ e si chiedono cosa potrà mai insegnare agli studenti brasiliani; c’è anche chi ricorda le vittime di Battisti o chi, in tono polemico, apre scommesse su quando sarà ospite di uno dei tanti talk show italiani. La protesta però non riguarda solo l’Italia, due ragazzi brasiliani hanno rilasciato su You Tube un video in cui elencano, con tanto di foto e date, le vittime di Cesare Battisti e proseguono dichiarando che non sono contrari alla sua libertà di espressione, sono contrari al fatto che essa sia fatta con i fondi pubblici. Proprio per questo hanno indetto, per mercoledì 6 novembre, una protesta davanti al rettorato dell’università di Florianopolis.
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Cesare Battisti è stato condannato all’ergastolo in Italia per quattro omicidi: quello del gioielliere Luigi Torreggiani, del macellaio iscritto all’Msi Lino Sabbadin, della guardia giurata Antonio Santoro e dell’agente della Digos Andrea Campagna. Latitante dal 1981, si è rifugiato in Francia dove è rimasto fino al 2004, dopo che le autorità francesi hanno dato il via libera per l’estradizione e la consegna allo Stato italiano. Battisti scappa e se ne perdono le tracce fino al 2007, quando viene arrestato a Copacabana, in Brasile. Nel 2009, l’allora presidente Lula rifiuta l’estradizione e dà a Battisti lo status di rifugiato politico, scatenando l’indignazione del Governo italiano e da allora l’ex militante risiede nel Paese Carioca.

Fonti: Ansa, You Tube, Twitter

di Flavia Donati

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