Leicester: fino a Bangkok passando per Londra

Leicester, la squadra campione della Premier League di calcio inglese, festeggiata in patria e oltre confine. Bangokok festeggia la favola dell’allenatore Claudio Ranieri.

Quando l’estate scorsa l’inedita coppia Giusy Ferreri e Baby K cantavano di voler volare da Milano fino a Bangkok, passando per Londra, forse ci avevano visto già abbastanza lungo. Proprio così, perchè la squadra cenerentola della premier league inglese, finisce per vincere il campionato per la prima volta in 150 e rotti anni di esistenza, tra l’altro partita dalle serie meno conosciute. Sogno cominciato come quasi una squadra di quartiere, poco capitale investito, giocatori non famosi e retribuiti con uno stipendio inferiore alla media inglese, ma costituito da persone che non hanno mai smesso di puntare in grande. Ma perchè questa mania fino a Bangkok? L’arcano è ben presto svelato. Il presidente delle Foxes è infatti Vichai Srivaddhanaprabha, un magnate thailandese, che ha fatto impazzire tutti i suoi connazionali i quali non vogliono saperne di terminare la festa. Si può ben dire che dall’altra parte del mondo. Bangkok è diventata da qualche settimana una succursale, una sede secondaria della squadra della cittadina delle East Midlands. il Leicester si è meritato in questo modo il titolone garibaldiano a tutta pagina web del sito di sky sport “Leicester, eroe dei due mondi: è festa pazza a Bangkok”.

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Claudio Ranieri è l’esempio di come si può riuscire in un intento, anche partendo dal basso. L’incarnazione, se vogliamo prenderla un po’ alla larga, di come una persona che emigra dal paese natio, dove avrebbe faticato per ottenere i risultati che aveva desiderato, deve imbarcarsi in una avventura fuori confine e partire dal nulla. L’esempio calza anche per molti ragazzi, che partono dall’Italia per andare a lavorare come barman o camerieri nel paese sassone, accumulare qualcosa e credere nel loro sogno. Nemo profeta in patriae.