Libro torna in biblioteca dopo 67 anni. Multa schock
Quale può essere la multa per un libro in ritardo di soli 67 anni?
Una simpatica nonnina con un libro in mano ha varcato ieri, in Nuova Zelanda, le porte della Epsom Community Library, riconsegnando ad una sbalordita bibliotecaria, un volume che aveva preso in prestito ben 67 anni fa.
”Una cliente fantastica è venuta a trovarci oggi e ci ha confessato una cosa! Quando era piccola era membro della Epsom Library, poi si è trasferita fuori Auckland e per sbaglio ha portato il libro con sè. Oggi è riuscita a restituircelo ed è in ottime condizioni.” Questo si legge nel post che appare sulla pagina facebook della Epsom Community Library, con cui la vicenda è stata resa nota.
Era solo una bambina, quando il 17 dicembre 1948, aveva timbrato la sua scheda della biblioteca e aveva preso in prestito una copia di ” Myths and Legends of Maoriland” di Alexander Wyclif Reed.
L’anziana donna si è presentata ieri con il libro in mano perfettamente conservato, chiedendo l’ammontare della multa per il ritardo nella consegna.La donna ha spiegato poi con un certo imbarazzo, agli impiegati della biblioteca, che aveva preso il libro in prestito da piccola ma che poi a causa di un trasferimento non aveva potuto restituirlo e avrebbe dovuto farlo sicuramente prima.
Il libro è stato restituito con un ritardo quindi di 24.605 giorni, maturando così la sbalorditiva multa di 24.000 dollari, una cifra senza precedenti.
Tuttavia, la fortuna è dalla parte di questa onesta quanto sbadata nonnina, che non dovrà sborsare un dollaro, poichè secondo le regole della biblioteca, per i bambini non sono previste ammende per eventuali ritardi nella consegna.
Insomma una storia a lieto fine che ha commosso gli impiegati della biblioteca e gli utenti di fb.
”Era solo una bambina all’epoca – ha spiegato la bibliotecaria Zoe Cornleius – e noi non applichiamo multe ai piccoli lettori. Inoltre siamo contenti, perchè la signora ci ha confessato di aver letto più volte il libro nel corso del tempo e di averlo amato e custodito come un bambino”.
Il libro è ora tornato a casa, ma non fra gli scaffali della biblioteca, perché questa edizione è ormai troppo datata, ma rimane comunque a raccontare un bel gesto di civiltà.