La Dia di Catania confisca 2 milioni di euro ai fratelli Marino
La Dia di Catania ha inflitto un altro duro colpo, proprio in queste ultime ore, alla mafia. Lo schiaffo, seppur virtuale, è avvenuto a Catania, dove la Direzione investigativa antimafia locale si sta accingendo ad eseguire ben due decreti di confisca, entrambi emessi dal Tribunale catanese, nei confronti dei noti fratelli imprenditori Franco e Salvatore Marino. La richiesta dell’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali è stata formulata dal direttore della stessa Dia, il dottor Nunzio Antonio Ferla.
I due fratelli Marino erano, come suddetto, già ben noti alla Dia di Catania, poiché erano stati già arrestati nel 2014 nell’ambito dell’operazione “Prato verde”. Questa operazione, guidata non solo dalla Dia catanese ma anche supportata dai colleghi di Siracusa, Milano e Torino, si era conclusa con l’esecuzione di una maxi ordinanza di custodia cautelare nei confronti di ben 28 persone, tutte accusate di occupare varie posizioni di rilievo (sia al vertice che ai gradini della piramide mafiosa, ma anche tra i fiancheggiatori) nel clan dei Carateddi capeggiato dal boss Orazio Privitera. In seguito alla suddetta operazione il clan Carateddi, che aveva subito un duro colpo, aveva dovuto rinunciare al suo presunto capo, il Privitera, il quale era stato condannato al carcere duro dove peraltro è tuttora rinchiuso. Nel gennaio 2015, inoltre, il tribunale del Riesame aveva disposto la scarcerazione del fratello del capo clan, Giovanni, accompagnata anche da quella di uno dei fratelli Marino, Franco.
L’attuale provvedimento di confisca ad opera della Dia di Catania (che ricordiamo è attualmente in corso di svolgimento) coinvolge beni di varia natura facenti parte, o riconducibili in altra maniera, alle proprietà dei due imprenditori. In essi figurerebbero aziende, terreni, fabbricati di varia natura, automezzi e beni in denaro per un valore complessivo che, secondo gli inquirenti, si aggirerebbe intorno ai 2 milioni di euro.
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