Una Roma indomita batte il nono colpo
La nona giornata di campionato non regala grandi sorprese. Le big conquistano tutte i tre punti, a partire dalla Roma capolista, che ad Udine soffre ma riesce comunque a strappare la vittoria. Juventus e Napoli rispondono superando rispettivamente Genoa e Torino, non senza qualche aiuto arbitrale, mentre la Fiorentina batte di rimonta il Chievo. Cade ancora invece il Milan, sconfitto a Parma, mentre la Lazio ritrova Klose, i gol ed i tre punti. Bene il Bologna contro il Livorno, pari tra Catania e Sassuolo.
Anche i diavoli piangono. Ecco, questo potrebbe essere il giusto titolo in fondo alla domenica vissuta da Adriano Galliani in quel di Parma. Un “one man show” d’altri tempi per l’ a.d. rossonero, che prima da spettacolo in tribuna, inveendo contro tutto e tutti, compreso il malcapitato Birsa che, dopo l’ennesima punizione spedita fuori dallo stadio, si prende una bella dose di “vaffa”, e poi si presenta in conferenza stampa paonazzo dalla rabbia come non mai. Ed è proprio qui che da il meglio di sé. Ad animare la furia di Galliani è stato l’arbitraggio di Valeri, sicuramente non all’altezza, e quel diavolo dell’a.d. rossonero non perde l’occasione per sottolinearlo. Il piagnisteo ha inizio con un improbabile discorso sul basso profilo tenuto dal Milan nei confronti degli arbitri, per poi terminare con richieste di spiegazioni a destra e a manca. Certo che, a voler pensar male, verrebbe da chiedersi come mai il basso profilo del Milan nei confronti degli arbitri venga meno alla prima partita con torti evidenti subiti, ma senza dubbio quel vecchio volpone di Galliani saprebbe rispondere anche a questo. Ma i problemi dei rossoneri non possono trovare risposte negli arbitraggi: Birsa che batte le punizioni del Milan, ecco un argomento sul quale vorremmo sentire un pensiero da parte di Galliani, anche se la risposta potrebbe sembrare scontata…{ads1} Continua la sua gloriosa cavalcata la Roma, che ad Udine piazza la nona vittoria consecutiva. La squadra di Garcia è un concentrato di semplicità e concretezza, il tutto accompagnato da una cattiveria agonistica che, nel calcio d’oggi, fa la differenza, e la vittoria nonostante l’inferiorità numerica ne è la chiara prova. I giallorossi non mollano un pallone, difendono con ordine ed attaccano a valanga, con una rapidità che non lascia scampo alle difese avversarie. La Roma è la prova concreta che un giocatore non fa una squadra, ma un allenatore si. Dietro i giallorossi, staccate di 5 lunghezze, troviamo Juventus e Napoli, che si sbarazzano facilmente di Genoa e Torino.
Ancora una vittoria di rimonta per la Fiorentina che, dopo l’exploit casalingo contro la Juve, si impone a Verona contro il Chievo per 2-1. Sospiro di sollievo per la Lazio e Petkovic: i biancocelesti superano il Cagliari grazie soprattutto a Klose, che entra, segna e si procura il rigore che chiude la partita, niente male per un vecchietto di 36 anni. Bene il Bologna, che supera in casa il Livorno ed abbandona l’ultima piazza. Pareggio a reti bianche tra Catania e Sassuolo.