Nela “Questa Roma può competere per lo scudetto”
Aspettando il match allo stadio Friuli che vede la Roma impegnata contro l’Udinese, vi proponiamo l’intervista esclusiva ad una delle bandiere del secondo scudetto giallorosso, Sebino Nela. L’ex terzino ha analizzato la prima parte di stagione della società romana e non solo.
La Roma dopo aver portato a casa i tre punti contro il Napoli, prosegue il suo cammino impeccabile nella Serie A, senza mostrare alcun cenno di flessione o stanchezza. In occasione di questa marcia strabiliante dei giallorossi, abbiamo intervistato un pezzo di storia della società romana, Sebino Nela. Ultimamente gli appassionati di calcio lo ricordano come opinionista e commentatore negli studi televisivi, ma in realtà fu proprio lui nella stagione 1982-83 a prendere per mano la squadra capitolina e farla salire, per la seconda volta, sul tetto d’Italia. Nel momento migliore della sua carriera il cantautore romano, Antonello Venditti gli dedicò anche la canzone “Correndo correndo” per sottolineare la sua maestosa velocità.
Sebino, Pochi giorni fa il Corriere dello sport online intitolava Roma invincibile. Le giro la domanda, questa Roma è invincibile?
Solo il tempo potrà dirlo se è invincibile. Non dovrà mai perdere, però per adesso è cominciato tutto molto bene con punteggio pieno in campionato. Credo che nessuno poteva immaginare un inizio del genere. Speriamo, ma ancora il torneo è lungo e c’è una concorrenza spietata sopratutto con il Napoli e la Juventus.
Nell’ultima sfida contro i partenopei ci sono stati gli infortuni di Totti, Gervinho e l’affaticamento muscolare di Florenzi. Come vede i giallorossi senza questi tre importanti interpreti?
Cambierà qualcosa sicuramente, come vale per tutte le squadre che perdono un giocatore. In un anno calcistico si devono fronteggiare molti infortuni e squalifiche. Qua ci deve essere la mano dell’allenatore, che ha il compito di aggiustare la squadra a livello tattico per agevolare l’entrata delle seconde linee. Credo che In questo momento, anche se ci sono questi problemi, la forza della Roma resta invariata.
Destro o Borriello per la sfida contro l’Udinese?
Destro ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. Chiaramente in questo momento non è molto adatto, però è un ottimo giocatore che cerca sempre di dare il massimo. È ancora troppo presto per affidarsi a lui.
Dallo scorso anno il club giallorosso ha subito una vera e propria metamorfosi. Quanto è stata importante la mano di Rudy Garcia?
Credo che tutti abbiano dato il massimo. Dallo scorso anno le cose dovevano cambiare e questo è successo, il nuovo tecnico ha migliorato sia la gestione tattica che quella dello spogliatoio. Ora i risultati stanno arrivando e questo è merito sia dell’apparato dirigenziale, ma anche dell’allenatore e squadra.
Immaginava un Francesco Totti ancora così decisivo?
Se sta bene fisicamente con le qualità che possiede può solcare i campi di gioco ancora per altri anni. L’importante è una condizione fisica ottimale, che gli permette di effettuare movimenti rapidi, inventare per i compagni e arrivare al tiro.
Qualche giorno fa un ex calciatore della Roma, Moreno Ferrario ha dichiarato che il centrocampo giallorosso è il più forte d’Europa. Condivide questa affermazione?
Non so Ferrario che conoscenza abbia di tutti i campionati europei. Analizzando la situazione potremmo trovare tantissime squadre che hanno in mezzo al campo una qualità altissima. Certamente la Roma ha un buonissimo centrocampo, però non posso azzardare che sia il più forte d’Europa. Fino allo scorso anno osannavamo il centrocampo della Juventus definendolo uno dei più forti. Dando uno sguardo al mondo del calcio è facile trovare grande qualità.
Questa Roma è da scudetto?
Può competere. Vincere fa anche bene, crea autostima e sopratutto la squadra in questo momento si rende conto dell’altissimo livello delle prestazioni. Alla fine credo che potrebbe, visto queste prime otto sfide, lottare per lo scudetto insieme al Napoli e alla Juventus.