Rabbia Juve: un rosso e inizia la corrida

conteprotestaLa Juventus di Conte, con soli 2 punti nel girone di Champions e reduce da una scottante sconfitta in campionato, non è riuscita a compiere l’impresa a Madrid contro un Real cinico e compatto, che ha sfruttato ogni occasione che gli si è presentata, senza curarsi del fatto che esse siano state create dalla genialità dei suoi giocatori o da una terna arbitrale particolarmente incline ai colpi di scena.

Scelte sorprendenti che ieri sera sono state prese anche da Antonio Conte, che ha deciso di snaturare la sua Juve per improvvisare un massiccio 4-4-2, con Ogbonna terzino sinistro (e non Chiellini, che il terzino lo ha fatto spesso), ed una linea a quattro di centrocampisti centrali, a supportare Tevez, più largo del solito, e Llorente. La risposta ad un atteggiamento così prudente nei confronti del Real, Conte l’ha ricevuta dopo pochi minuti, quando Di Maria, sulla fascia di Ogbonna, convergeva verso il centro per regalare un assist irresistibile a Ronaldo, trasformato in gol con la solita freddezza. C’è da dire che la Juve ha avuto un’ottima reazione al gol madrileno, bussando per più di dieci volte alla porta di Iker Casillas, ma l’unico che è riuscito a pareggiare i conti è stato Llorente, sfruttando una respinta del portiere su colpo di testa di Pogba, anche stavolta migliore in campo. Ci ha pensato Chiellini, poi, a destabilizzare di nuovo l’equilibrio, che in perfetto stile italiano abbraccia Sergio Ramos in area causando il rigore che Ronaldo ha trasformato nel definitivo 2-1. In Europa funziona così, speriamo che i designatori italiani abbiano prestato attenzione.

Nel secondo tempo, durante un contropiede, Chiellini ha atterrato l’attacante portoghese in un contrasto che, stavolta, sembrava essere un normale scontro fisico, ma che invece l’arbitro ha battezzato come una gomitata sul volto del madrileno (eccellente nel fingere il ko) che costa l’espulsione al difensore bianconero, di fatto rovinando una partita che fino a quel momento, era stata equilibrata ed entusiasmante. Tirando le somme, la Juventus può uscire a testa alta da questa severa sconfitta, decretata in gran parte dalle errate valutazioni arbitrali, ma non può fingere che non ci siano degli ingranaggi che, nella macchina perfetta bianconera che avevamo visto negli anni passati, hanno smesso di funzionare.

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