Isola 2016, scacco matto alla regina: la Ventura torna a casa
Simona Ventura, la regina indiscussa di questa edizione dell’Isola dei Famosi, è stata deposta. Con il 50,6% di preferenze, a Playa Soledad, soggiornerà Stefano Orfei. Eliminazione a sorpresa? Stando a ciò che i fan hanno scritto e commentato sui social network forse sì, ma questa uscita di scena, seppur clamorosa, probabilmente era già nell’aria, e ci porta inevitabilmente a fare qualche riflessione. Chi segue l’Isola 2016, ma anche chi recepisce le notizie che la riguardano in modo indiretto, ha inteso, più o meno chiaramente, che l’edizione corrente di questo bizzarro reality si poggia (o meglio si poggiava) quasi interamente sul personaggio di Simona Ventura. Quei 1000 voti di differenza tra lei e Stefano attualmente aleggiano minacciosi sul programma come uno stormo di uccelli del malaugurio.
I social si sono sbizzarriti nei commenti dopo il decreto di eliminazione (che peraltro è stato tirato per le lunghe quasi nella speranza di poterne ribaltare il verdetto con una manciata di voti tardivi), e, tra l’iniziale sconcerto di chi sperava che la Ventura potesse restare in gara fino alla fine, e chi la voleva fuori dai giochi a tutti i costi, è emerso un comune pensiero: adesso l’Isola è davvero nei guai! Senza Supersimo è molto probabile, infatti, che gli ascolti del reality di Alessia Marcuzzi possano abbassarsi improvvisamente. Intanto, ieri sera, l’Isola 2016 ha perso la sua battaglia dell’audience meritando solo il 21, 68 % di share contro il 30,58 % guadagnato da una puntata (in replica!) de Il commissario Montalbano su Rai 1.
Simona ce l’aveva messa tutta per andare avanti, e all’arrivo del verdetto, da vera guerriera quale si è dimostrata per tutta la durata della sua avventura come concorrente, si è vista costretta a tornare a casa, ma a testa alta, seppur delusa dall’esito della gara. Gli italiani, in un certo senso, l’hanno tradita, nonostante sia stata proprio lei, per ben otto anni, l’artefice del successo del programma, ed hanno tradito anche Alessia Marcuzzi, la quale non è riuscita a mascherare lo sconcerto per l’esito della serata, che, con molta probabilità, si ripercuoterà sul gradimento del reality.
Ebbene si, che ci piaccia o meno, Simona Ventura era l’anima dell’Isola 2016, il centro intorno al quale gravitava tutto il bizzarro carrozzone di Alessia Marcuzzi, un carrozzone che procede decisamente a rilento rispetto alle passate edizioni. Gli ascolti infatti quest’anno sembrano non voler volare troppo in alto, e, benché la rete si ostini a dare la colpa a chi guida il carro, probabilmente bisogna rassegnarsi all’idea che certi format sono ormai arrivati al capolinea, e che, forse, il pubblico si è svegliato dall’incantesimo della trash tv e si è stancato di vedere le varie Mercedesz Henger che quasi ci rimettono la pelle per vincere una stupida gara.
Nei giorni scorsi circolavano in rete strane voci riguardanti un trattamento decisamente di riguardo che la produzione aveva riservato alla Ventura che, solitaria e raminga, regnava su Playa Soledad. Questi rumors, partiti dal sito “Dagospia”, impazzavano sui social riferendo che la nostra eroina non soffrisse né la fame né la solitudine, nonostante davanti le telecamere recitasse, e neanche troppo bene, la parte del Robinson Crusoe al femminile, apparentemente senza Venerdì al seguito. Oscar Wilde avrebbe detto: “Nel bene o nel male, purché se ne parli”. E infatti così è andata poiché le voci non hanno fatto altro che incuriosire ancora di più le “italiche genti” ed intrappolarle nelle oscure maglie dell’Isola, impazienti e felici di apprendere, se non la verità, almeno la sorte di questa naufraga (apparentemente) privilegiata rispetto agli altri “freaks” del carrozzone.
Nonostante il carattere forte che la faceva sembrare arrogante più di quello che probabilmente è in realtà, dobbiamo riconoscere che Simona Ventura ha fatto tutto ciò che era in suo potere per accaparrarsi il benestare del pubblico (ha riscoperto la fede e si è messa a parlare con gli animali!), ma non è riuscita ad aprire una breccia nel muro che il semisconosciuto Stefano Orfei le ha costruito intorno. E così, deposta la corona e lo scettro, la regina se ne va mestamente in esilio lasciando l’Isola al suo destino, consapevole, almeno quanto noi che, nonostante Playa Uva offrirà sempre un notevole assortimento di complotti e situazioni assurde che potrebbero attirare l’incauto spettatore medio verso il teleschermo, a Playa Soledad c’è una corona, la sua, che sulla testa di Stefano Orfei non sta affatto bene.
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