Napoli: scontri all’arrivo di Renzi, undici poliziotti feriti
Napoli scontri in prossimità del lungomare “liberato” durante l’arrivo del premier Renzi nel capoluogo campano, per presiedere la cabina di regia e dare il via alla bonifica dell’ex area industriale di Bagnoli. Un folto corteo composto da comitati, centri sociali e studenti ha cercato di creare un varco tra Piazza Vittoria e via Partenope, scontrandosi con carabinieri e forze di polizia in assetto antisommossa. Oltre alla protesta per la riqualificazione del sito di Bagnoli, i manifestanti hanno sommato anche quella contro la legislazione sul lavoro, indossando maschere di Pulcinella e sfoggiando cartelli dove apparivano slogan come “Napoli città ribelle”, “No al governo delle lobby e degli speculatori” e “Renzi via da Napoli” . Tanti anche i passanti e i turisti coinvolti loro malgrado nella guerriglia, tra il panico generale e qualche ferito; undici sarebbero gli agenti colpiti dal lancio di pietre negli scontri scoppiati a ridosso del lungomare napoletano.
La colluttazione è terminata quando i manifestanti si sono diretti verso il centro della città, alla Galleria Umberto, per un’assemblea/conferenza stampa; la mobilitazione è ripresa poco dopo le 19 con un “Pinocchio” piazzato davanti al teatro San Carlo, a pochi passi dalla Prefettura dove era in corso la riunione per decidere sul futuro dell’ex area industriale di Napoli; gli scontri sono terminati definitivamente in Piazza Municipio. Secondo quanto dichiarato dal presidente Matteo Renzi, in merito alla questione Bagnoli, non ci sarebbe nessun rischio di cementificazione, come accusano i detrattori, ma solo il rispetto rigoroso del piano regolatore di Vezio De Lucia; attraverso la bonifica di 230 ettari e la rimozione di due milioni di metri cubi di colmata e rifiuti, a detta del premier, si concretizzerà la più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Dal canto suo, il sindaco De Magistris non ha partecipato alla riunione istituzionale tenutasi in Prefettura , prendendo le distanze dalla cabina di regia e dai suoi interessi lobbistici e di governo. Dure sono state le parole del sindaco “Masaniello”, che ha definito Renzi non un rottamatore ma un forte saldatore di interessi personali. La candidata sindaco del Pd Valeria Valente e l’europarlamentare Pina Picierno hanno invitato il sindaco in carica a prendere le distanze da questi eventi, rimarcando il suo atteggiamento inaccettabile in merito alla questione Bagnoli.