Isola 2016, quando in tv il trash fa crash
Trash: aggettivo usato per un “prodotto caratterizzato da cattivo gusto, volgarità, temi e soggetti scelti volutamente e con compiacimento per attirare il pubblico con quanto è scadente, di bassa lega, di infimo livello culturale”. A definire così uno dei termini più abusati per descrivere la televisione italiana, è l’Enciclopedia Italiana Treccani, anche se, per ottenere una descrizione così minuziosa, basterebbe interpellare uno spettatore-medio televisivo, considerando che, quando si parla di programmi televisivi- e spesso e volentieri di prodotti confezionati dalle reti Mediaset – non esiste aggettivo più inflazionato di questo per muovere critiche ed accuse.
Uomini e donne, L’Isola dei Famosi, Ciao Darwin, sono solo alcuni esempi di quanto viene dai più definito trash e, di recente, sono stati proprio questi i programmi a finire nell’occhio del ciclone, anche se è da anni che subiscono lo stesso attacco, neanche si trattasse di una pena dell’inferno dantesco da espiare per la legge del contrappasso. Nulla di nuovo, quindi, sembrerebbe intravedersi all’orizzonte della critica tv. Eppure non è così: qualcosa è cambiato e non possiamo trascurarlo.
Sì, perché proprio lunedì 4 aprile abbiamo assistito ad un fenomeno destinato a rivoluzionare la tradizionale definizione di “prodotto trash” sopra esposta: su Canale 5, in prima serata, nella diretta dell’ Isola 2016, infatti, sono stati superati i limiti del consentito. Gli autori dell’Isola dei Famosi – che si sono portati a casa un ottimo 23% di share – sono inciampati nel rischio di mettere alla mercé del pericolo la vita dei concorrenti del programma, in ossequio a quella tradizione che vuole da sempre che in trasmissioni con questo format i concorrenti siano sottoposti ad estreme prove fisiche o di coraggio.
Sin dall’inizio dell’Isola 2016 sembrava che l’infortuno fosse dietro l’angolo. Le prime avvisaglie si erano manifestate già dalla prima puntata, quando Stefano Orfei – il figlio di Moira, la regina dell’arte circense – rotolandosi nel fango, rischiò di farsi male ad un occhio a causa della melma e dei fini detriti in essa contenuti. Nessuno, però, immaginava si sarebbe potuti arrivare allo “spettacolo” di poche sere fa.
Dopo aver superato la prova della lotta, che ha visto entrambi gli schieramenti in gara uscirne vincitori, grazie ad un pareggio dichiarato per evitare che ci fosse qualche ferito – visto il piccolo incidente verificatosi ai danni di Simona Ventura – i concorrenti, ancora divisi in squadre, si sono dovuti sottoporre ad una nuova prova di apnea per ottenere l’immunità dal televoto settimanale.
Che la modalità di scontro fosse poco sicura era intuibile, visto l’eccessivo sforzo richiesto a dei partecipanti che da quattro settimane mangiano poco e sono a corto di forze, ma che si sarebbe potuti arrivare a tanto non era immaginabile e ci mette di fronte a quanto si stia esagerando. Una delle concorrenti, Mercedsz Henger, infatti, ha rischiato un principio di annegamento essendo rimasta in apnea per più di due minuti – evidentemente oltre le sue possibilità – inconsapevole di aver superato il limite. Ai microfoni dell’Adnkronos, l’apneista Nicola Brischigiaro ha confermato “Quando è stata richiamata si vede che era vicino allo svenimento. Diciamo che se avesse prolungato l ‘apnea forse avrebbe rischiato”. E dallo studio di Milano, differentemente che in Honduras, il pubblico, gli opinionisti e la conduttrice Alessia Marcuzzi- visibilmente provata – sembrano essersene accorti, tanto che, vedendo i segni di cedimento della giovane figlia delle star della pornografia Eva Henger e Riccardo Schicchi, hanno tentato a lungo invano di chiedere aiuto ad Alvin, in cerca di una tempestiva risposta. Persino il regista Roberto Cenci è intervenuto al microfono per far riemergere la ragazza che, fortunatamente, tornata a galla grazie all’aiuto dei suoi compagni di squadra, non ha mostrato gravi conseguenze. Lo spettacolo andato in onda, però, non è stato di certo confortante e sicuramente non ha lasciato indifferenti i più sensibili. Quello che stupisce è che, nell’eventualità in cui veramente Mercedsz fosse stata in pericolo, la percezione da casa era che nessuno sembrava essere pronto ad agire tempestivamente, facendo nascere negli spettatori la paura dell’imperdonabile mancanza di bagnini o personale di soccorso intorno all’area interessata, ma solo un medico a riva. L’augurio è che l’esperienza serva da monito affinché in futuro non si verifichino nuovamente eventi simili.
Lapidario è stato il commento di Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Movimento Italiano Genitori, che in merito all’Isola 2016 ha dichiarato “Ma che televisione è questa? Cosa vuole insegnare ai nostri figli? Ci aspettiamo un intervento di sospensione degli spot delle aziende inserzioniste che pagano con i loro budget questo trash: simili scene, non devono essere viste dai nostri figli, non possono passare in una fascia oraria definita tv per tutti”.
Che l’Isola 2016 rasentasse i limiti dell’accettabile non vi è dubbio, non per niente il format originale da cui è tratta l’Isola dei Famosi si chiama Celebrity Survivor, celebri “sopravvissuti”, appunto. Ma quando dal trash si passa al crash, restare fermi non è più possibile!
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