Canzonacce: sold out dell’Orchestraccia al Parco della Musica
“Abbelli bentornati“: così recitava lo striscione con cui il pubblico dell’Auditorium Parco della Musica ha accolto l’Orchestraccia la sera del 1 Aprile in quella che è stata la prima data del tour 2016, Canzonacce (dal titolo del nuovo album), e che ha fatto registrare sold out. Ad aprire il concerto gli Astral Week, gruppo alternative-rock molto promettente.
Nata dalla volontà di attori e cantanti di dar vita ad una forma nuova di spettacolo che unisse teatro e musica, l’Orchestraccia riprende la tradizione folkloristica romana fatta di stornelli e canzoni risalenti a tempi immemori e la rende attuale: basti pensare a Come te posso amà, che sembra risalire addirittura al ‘700 per poi arrivare a Lella, scritta da Edoardo de Angelis negli anni ’70 e interpretata da tantissimi artisti, tra cui Lando Fiorini, Antonello Venditti, Paola Turci ecc.
Alla tradizione si intreccia la produzione dell’Orchestraccia, che, con le 15 tracce che compongono il suo ultimo album, Canzonacce (da cui anche il titolo del tour), da una ventata di modernità allo spettacolo; ma allo stesso tempo sembra esserci un divario troppo forte dal punto di vista musicale tra la tradizione degli stornelli e la modernità di alcune Canzonacce, il che fa perdere a tratti un po’ il filo. Tuttavia, sempre sulla scia della tradizione degli stornelli, spesso utilizzati come strumenti di denuncia sociale, molti i brani del nuovo album dedicati ad esempio alla situazione politica italiana, “Pronto, Italia?” o “Giggi er bullo“, con cui l’Orchestraccia prende le distanze dal fenomeno del bullismo.
Il gruppo itinerante folk-rock conta ben 10 elementi tra chitarre, ukulele, tastiere, violino, fisarmonica, percussioni e batteria che ben rendono le atmosfere della canzone romana popolare; quattro le voci: Marco Conidi, Luca Angeletti, Giorgio Caputo e quel fenomeno di Edoardo Pesce: è lui l’anima trainante dello spettacolo che assume così sfumature ironiche e divertenti. Geniale in questo senso la trovata del sacerdote devoto alla Roma.
Diversi poi gli attori intervenuti nel corso dello spettacolo, dei quali è stato piacevole scoprire anche sorprendenti doti canore: Stefano Fresi entra in scena imitando il grande Aldo Fabrizi per poi esibirsi nel “Barcarolo romano”, di cui ricordiamo la stupenda interpretazione di Gabriella Ferri. E poi ancora Francesco Montanari ed Emanuele Propizio. Quest’ultimo ha peraltro collaborato con l’Orchestraccia nell’ultimo album con il brano “E nun ce vojo sta“.
Insomma quello che propone l’Orchestraccia è uno spettacolo a 360 gradi in cui ci si diverte con la loro ironia, si canta dall’inizio alla fine e si lanciano anche importanti messaggi sociali, diretti ad un pubblico in prevalenza giovanile, il che non può che rendergli merito.
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