E’ morta Zaha Hadid, stella del Decostruttivismo
Il mondo della cultura piange uno dei suoi esponenti più brillanti: si è spenta il 31 marzo, all’età di 65 anni, Zaha Hadid, regina dell’architettura e prima artista a vincere, nel 2004, il Pritzker Price. Secondo quanto riportato dai media britannici, la donna è deceduta per un attacco cardiaco in un ospedale di Miami, dove si trovava per curare una polmonite.
Una perdita significativa, che non lascia indifferenti le istituzioni del nostro Paese. Uno dei primi ad esprimersi sulla faccenda è proprio Dario Franceschini, Ministro della Cultura, che ha sottolineato come la scomparsa di Zaha Hadid rappresenti “un lutto per il mondo della cultura e per l’Italia, paese al quale è legata per il forte segno architettonico del MAXXI di Roma”, aggiungendo che “l’uso innovativo dei volumi e degli spazi che ha caratterizzato la sua architettura si è espresso al meglio in questo edificio, che ha seguito in ogni fase dalla progettazione alla costruzione introducendo nuove tecniche e materiali”.
Irachena di nascita, ma inglese di adozione, la Hadid viene ricordata come un’artista visionaria e modernista, una personalità influente della corrente decostruttivista che ha reinterpretato i concetti di volume e dimensione dello spazio, plasmando i suoi edifici con strutture allungate e dalle forme curve e potenti. Tra le sue opere più importanti ci sono il “London Acquatic Centre”- luogo dove si tennero le Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra nel 2012-, il “Museo della Scienza Phaeno”, sito in Germania, la “Stazione Funicolare” di Innsbruck, il Centro culturale di “Heydar Aliyev” a Baku e il “MAXXI“, Museo delle Arti del XXI secolo di Roma. E’ proprio quest’ultimo a rendere omaggio alla designer britannica, proiettando, sul grande schermo dell’atrio del polo espositivo, una sua fotografia insieme alle date di nascita e di morte.
“Ci mancheranno molto il suo estro e il suo genio” ha commentato affranta la presidentessa del museo, Giovanna Melandri, seguita a ruota da Margherita Cuccone, direttrice dell’architettura, che ha detto addio alla fondatrice dello studio “Zaha Hadid Architects” , definendola un genio “che ha anticipato con la sua capacità di guardare avanti le forme e le dinamiche della creatività contemporanea”.
Talento, innovazione e originalità: questi i valori incarnati da Zaha Hadid, una donna che verrà ricordata per aver regalato al mondo una chiave di lettura diversa dell’architettura, dell’arte e del design contemporaneo.
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